CASTELVOLTURNO (Caserta) - Una scuola aperta per una società più aperta: a chiederlo è il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino. "In queste ore a Castelvolturno tanti docenti, dirigenti scolastici, esperti, studenti e operatori del settore si stanno confrontando sul futuro della scuola meridionale. I protagonisti degli Stati Generali delle scuole del Mezzogiorno sono loro - scrive Bassolino sul suo blog - L'obiettivo dell'iniziativa è quello di creare uno spazio aperto di confronto dedicato in primo luogo a chi la scuola la vive ogni giorno, un luogo per discutere di come cambiare la scuola nel Sud del Paese, delle priorità su cui intervenire, degli investimenti da operare e degli sprechi da eliminare". Una scelta, sottolinea il governatore, "dovuta anche alla sensazione che nelle settimane scorse, decisioni importanti per il futuro della nostra scuola e della nostra società siano state prese senza discutere né ascoltare, senza approfondire e verificare in modo condiviso l'impatto delle diverse ipotesi sul tavolo". "Lavoriamo ora per lasciarci quella fase alle spalle, grazie all'impegno e alla mobilitazione di tanti, e perché nelle prossime settimane un confronto costruttivo ci porti a realizzare e assieme un vero rilancio della scuola, soprattutto nel Mezzogiorno - aggiunge - Mentre a Castelvolturno si apriva la discussione sulla scuola, la giunta approvava la finanziaria regionale, che ci consentirà, entro i prossimi sei mesi, di varare misure legislative e amministrative per potenziare il tempo scuola e per contribuire a riqualificare l'offerta formativa. Lo stanziamento è di 5 mln di euro, a cui vanno aggiunti i 300 milioni di fondi Ue già stanziati alla fine di agosto per l'edilizia scolastica". "Le misure che adotteremo grazie alle risorse europee e alle disposizioni della nuova finanziaria faranno tesoro delle proposte che arriveranno dagli Stati Generali - aggiunge - E' questo il metodo giusto per riformare la scuola. Partire non dai tagli, ma dalle persone, dagli operatori, dagli studenti. Portando avanti atti di governo concreti per realizzare le scelte effettuate. E' l'unica strada possibile perché l'impegno sia comune, per cambiare assieme assumendosi responsabilità condivise nel realizzare le scelte da fare. E' questo ciò che é mancato e tutt'ora manca a livello nazionale. Un progetto sulla scuola come strumento fondamentale di sviluppo". "Domani sera il concerto di Miriam Makeba e di Maria Nazionale concluderà l'iniziativa nel segno della lotta contro il razzismo e contro la camorra. Dopo tre giorni passati a interrogarci sul futuro della nostra comunità, sugli strumenti per costruire una scuola migliore, più dinamica, giusta e inclusiva, il concerto è un'occasione per esprimere con la musica e con l'incontro tra culture e tradizioni vicinanza e solidarietà a tutti coloro che affrontano difficoltà e minacce battendosi contro la camorra e contro la violenza - conclude - Come Roberto Saviano, il giudice Raffaele Cantone, la giornalista Rosaria Capacchione e tanti altri che ancora una volta ringraziamo per il loro impegno. Vogliamo costruire insieme una scuola aperta per favorire una società più aperta e più accogliente. Un centro propulsivo in cui, mattina pomeriggio e sera, bambini, ragazzi e adulti di ogni cultura studiano e crescono assieme, nella legalità e nel rispetto della dignità umana". (8 novembre 2008)
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