CASERTA - "E' significativo che gli Stati Generali delle Scuole del Mezzogiorno, un alto momento di confronto fra operatori ed istituzioni, si aprano a poche ore dal considerevole passo indietro del Governo su alcuni punti dirimenti del Decreto Gelmini, come l'annunciata e poi ritirata chiusura del numero dei plessi con popolazione scolastica al di sotto delle 50 unità, e che si tengano in una realtà paradigmatica delle difficoltà che evidenzia oggi il territorio campano come Castelvolturno". Lo sottolineano in una nota il presidente della Provincia di Caserta, Sandro De Franciscis, e l'assessore provinciale alle Pubblica istruzione, Nicola Ucciero. "Come Provincia di Caserta - aggiungono De Franciscis ed Ucciero - siamo fiduciosi che dal confronto che si aprirà da domani a domenica prossima possano scaturire nuovi elementi di riflessione comuni a tutte le realtà del Mezzogiorno da sottoporre in una complessiva piattaforma al Governo di Roma. I tagli indiscriminati alla scuola se non fanno il bene del Paese corrono il rischio di uccidere il Sud,prosegue la nota, che su scuola e formazione poggia ogni residua speranza di ridurre il gap con le regioni più progredite del Paese e preparare le nuove generazioni all'appuntamento con il lavoro. Si rifletta meglio, dunque, sui tagli. Su scuola e università, hanno concluso presidente ed assessore provinciale non si scherza, e gli scioperi e le manifestazioni di questi giorni hanno dimostrato tutto il grado di insofferenza verso le misure che si vorrebbero adottare". (6 novembre 2008)
|