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CASO CONTRADA /2: CASSAZIONE RINVIA PER DIFETTO A MAGISTRATO SORVEGLIANZA


CASERTA - La Prima sezione penale della Cassazione ha disposto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza con la quale il Tribunale della Libertà di Napoli ha detto no alla richiesta di sospensione della pena, per un anno, avanzata dall'ex numero due del Sisde, Bruno Contrada, condannato a 10 anni di reclusione per associazione mafiosa. Ora il Tribunale del riesame napoletano dovrà rivalutare l'istanza di Contrada attenendosi alle indicazioni che i supremi giudici renderanno note, entro un mese, con la pubblicazione delle motivazioni della sentenza di oggi. A quanto si è appreso da fonti della Suprema Corte, l'ordinanza emessa dal tribunale del riesame di Napoli, è stata annullata con rinvio per "vizio di motivazione, poiché non spiegava le circostanze concrete per le quali Contrada è da ritenersi tuttora pericoloso". Proprio la pericolosità dell'ex numero due del Sisde aveva portato il magistrato di sorveglianza a non concedere il differimento pieno della pena, sottoponendolo al controllo della detenzione domiciliare nella sua casa di Palermo. "Quando si è in presenza di un condannato le cui condizioni di salute non sono compatibili con il carcere, come nel caso di Contrada, il magistrato di sorveglianza ha il dovere - proseguono le stesse fonti del Palazzaccio - di concedergli il rinvio dell'esecuzione della pena senza restrizioni alla sua libertà personale. Qualora, in nome della presunta attuale pericolosità del condannato, il differimento della pena sia concesso sotto il controllo domiciliare, allora il giudice deve spiegare quali sono i motivi della pericolosità ". (8 ottobre 2008)

 
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