Due iraniani che si fingevano poliziotti per derubare i turisti in visita alla basilica di San Pietro sono stati arrestati dai carabinieri del comando provinciale di Roma. Ma i due, come hanno precisato gli investigatori, niente hanno a che vedere con i finti turisti e giornalisti iraniani, e di altre nazioni, che sarebbero stati inviati dall'intelligence di Teheran, come segnalato negli Usa, per individuare possibili obiettivi di attentati in Europa, per eventuali ritorsioni nel caso gli Usa attaccassero l'Iran. I due iraniani, di 22 e 24 anni, con precedenti per furti e abitanti a Castel Volturno, un paese in provincia di Caserta, si presentavano ai turisti ed ai fedeli in visita nel tempio mondiale della cattolicita' esibendo un falso tesserino sul quale compariva la scritta ''Special police''. Immediatamente scattava una minuziosa perquisizione al termine della quale i turisti rimanevano senza denaro e videocamere, complice il grande flusso di pellegrini che permetteva ai falsi poliziotti di dileguarsi. Ma stamani i due iraniani sono stati arrestati al limite del colonnato della basilica. Avevano appena fermato, con la consueta tecnica del tesserino da poliziotti, un gruppo di turisti giapponesi ed avevamo cominciato la perquisizione quando i militari li hanno intercettati ed arrestati. Nei giorni scorsi diversi turisti, infatti, avevano denunciato di essere stati derubati nei pressi del Vaticano da uomini che si erano qualificati come poliziotti. Fino ad oggi agli investigatori sia alla polizia sia ai carabinieri tanto meno alla Procura di Roma, sono arrivate segnalazioni di cittadini iraniani o arabi o libanesi che sono stati colti mentre fotografavano o si aggiravano con fare sospetto nei pressi dei cosiddetti obiettivi sensibili, ovvero ambasciate, consolati, basi militari e sedi di rappresentanza, come residenze di ambasciatori. Per precauzione, sono state gia' allertate le pattuglie e le scorte che prestano servizio davanti alle ambasciate, anche se, e' stato fatto notare, l'attenzione e' sempre massima, soprattutto nei confronti dei possibili obiettivi americani ed in particolare l'ambasciata statunitense in via Veneto e nelle residenze degli rappresentanti diplomatici americani. Nella capitale, e' stato precisato in ambienti delle forze dell'ordine, transitano e vivono iraniani, ma solitamente sono cittadini che hanno regolare permesso di soggiorno
(13 luglio 2008)
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