Si svolgeranno tra oggi e i prossimi giorni gli interrogatori dell'imprenditore Angelo Mastrolia, uno dei maggiori produttori italiani di pasta, e di altre cinque persone - tra cui tre funzionari pubblici - arrestati ieri dal Gico di Campobasso per corruzione, falso e truffa aggravata nell'ambito dell'operazione "Mani in pasta", condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). I sei avrebbero truccato una serie di gare di appalto per favorire alcune aziende facenti capo a Mastrolia, ritenuto il capo dell'organizzazione. Salernitano, Mastrolia è titolare di alcuni pastifici in diverse regioni e proprietario di un'azienda di mobili per il settore navale e alberghiero. L'indagine era stata avviata nel 2004 dalla Procura della Repubblica di Campobasso e poi trasferita per competenza a quella campana. Gli arresti sono stati decisi dal Gip Piccirillo su richiesta del sostituto procuratore Dongiacomo. Agli arresti domiciliari sono stati posti, oltre a Mastrolia, gli imprenditori Luciano Di Pilla (57), di Chiauci (Isernia), e Pasquale Sciulli (52), di Gamberale (Chieti), oltre ai funzionari pubblici Gennario Fiorito (62), Maria Rosaria Lepre (52), entrambi di Napoli, e Gino Brinati (59) di Roma. (4 luglio 2008)
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