L'ex dirigente del Sisde, Bruno Contrada, è comparso oggi davanti ai giudici del tribunale di Sorveglianza di Napoli che dovrà pronunciarsi sull'istanza di differimento della pena e, in subordine di concessione degli arresti domiciliari per gravi motivi di salute. L'udienza dopo poco, è stata sospesa in seguito a un intervento del medico del carcere militare il quale ha sottolineato che le condizioni ambientali di caldo eccessivo presenti nell'aula del Palazzo di Giustizia potevano provocare problemi alla salute di Contrada. L'ex dirigente, difeso dall'avvocato Giuseppe Lipera, ha quindi rinunciato a proseguire l'udienza. Un altro motivo di sospensione è dovuto alla richiesta da parte dei giudici di un parere sulla eventuale concessione di differimento della pena o di arresti domiciliari inoltrata alla procura nazionale Antimafia e al comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica. Un parere che è obbligatorio richiedere per le persone condannate per reati di natura mafiosa. Contrada ha quindi lasciato l'aula per far ritorno al carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Ad attenderlo numerosi familiari, con i quali ha avuto un breve colloquio, e il parlamentare del Pdl Amedeo Laboccetta che si sta battendo perché a contrada venga concessa la scarcerazione. (3 luglio 2008)