Bruno Contrada, pur in difficili condizioni di salute, ha manifestato la volonta' di partecipare all'udienza del 3 luglio davanti al tribunale di sorveglianza di Napoli che dovra' decidere sull'istanza di scarcerazione dell'ex dirigente del Sisde che sta scontando dieci anni nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). La richiesta e' stata inviata, tra gli altri, al comandante del carcere militare e al comando provinciale carabinieri di Napoli. "Apprendo con preoccupazione di questa volonta' - dice il legale di Contrada, Giuseppe Lipera - e il nostro medico, Agnesina Pozzi, conoscendo le note e serie patologie da cui e' affetto l'anziano paziente, ha ovviamente espresso giustamente parere non favorevole". Tuttavia, aggiunge, "considerato che la volonta' dell'assistito e' comunque sacra e va rispettata sempre", il medico ha prescritto i seguenti accorgimenti: trasporto in ambulanza attrezzata, un accesso venoso aperto e che in ambulanza vi siano flebo con soluzione glucosata al 5% fisiologica oltre ad una bombola di ossigeno, la presenza in ambulanza della dottoressa Agnesina Pozzi. (1 luglio 2008)
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