"La tragedia di Caserta e di S.
Giovanni a Teduccio, con tutto il carico di dolore per i
familiari e di lutto per l'intero settore delle costruzioni,
confermano che i morti sul lavoro rappresentano la vera
emergenza del Paese". E' quanto sottolineato al termine
dell'attivo unitario regionale di Fillea, Filca e Feneal che si
é tenuto oggi a Caserta per parlare di sicurezza, di formazione
e delle condizioni di lavoro sui cantieri.
"Nonostante lo sforzo importante del Governo e del
Parlamento, con l'approvazione del Testo Unico sulla Sicurezza e
l'attenzione autorevole, costante del Presidente della
Repubblica - ha affermato Vincenzo Petruzziello, segretario
regionale Fillea Cgil - i cantieri ed in generale i luoghi di
lavoro sono funestati quotidianamente da questa che appare una
vera e propria mattanza".
"Le timide riduzioni dei morti rilevati dalle statistiche -
ricorda Gerardo Ceres, segretario regionale Filca Cisl - non
possono e non devono autorizzare in alcun modo ad atteggiamenti
inerti".
"Non va abbassata la guardia e la vigilanza, in nessun
modo", conclude Emilio Correale, segretario regionale Feneal
Uil. Durante l'attivo, che è stato seguito da due ore di
sciopero generale unitario, Fillea, Filca e Feneal si sono
impegnate ad organizzare azioni sindacali unitarie, iniziative
territoriali presso Prefettura, Provincia e tutti i soggetti con
titolarità sulla prevenzione e sulla vigilanza.
Cosentino su morte operaio
"Il giorno dopo la morte di Michele
Sposito De Lucia Terra di Lavoro è più triste". Lo dice in
una nota il coordinatore regionale di Fi Nicola Cosentino.
"L'ennesimo caso di incidente sul lavoro ha reso più povera
la nostra provincia - dice - La iattura del dramma della morte
sul posto d'impiego non è ancora stata risolta dalle
istituzioni italiane che devono scegliere di combattere con
forza e primariamente questa dolorosissima piaga sociale".
"Tutti i rappresentanti istituzionali, candidati e militanti
di Forza Italia che aderiscono al Popolo della Libertà -
conclude la nota - sono vicini alla famiglia di Michele, che da
oggi è più sola. Siamo vicini alla moglie e ai figli nel
dolore dell'abbandono, sperando che questa ignominia della morte
sul luogo di lavoro sia sconfitta quanto prima".
. (1° aprile 2008-17:28)
|