“E speriamo che questa sia la volta buona”, ha esclamato il presidente di Confindustria Caserta, Carlo Cicala, raggiunto fuori sede dalla notizia del nuovo protocollo sottoscritto tra Governo e Regione Campania per la realizzazione dell’aeroporto di Grazzanise. “Della necessità strategico-economica dello scalo aeroportuale casertano si parla, ormai, a fasi alterne da trent’anni”, ha sottolineato infatti Cicala, “l’auspicio, perciò, è che questa sia davvero la volta buona, e che si possa passare cioè concretamente dalle parole ai fatti. Anche perché, i tempi di realizzazione di tale infrastruttura non sono affatto brevi”, ha aggiunto il presidente degli industriali, “dovendosi realisticamente misurare, sembrerebbe, su un arco decennale”. “Ma non è questo il momento di incedere al pessimismo. La notizia dell’accordo, anzi, è sicuramente una buona notizia”, ha sottolineato Cicala. “Diciamo pure, perciò, che l’intesa sottoscritta dal ministro Alessandro Bianchi e dal governatore Antonio Bassolino, rappresenta finalmente il vero nastro di partenza per la realizzazione dell’opera. A questo punto, però, agiamo di conseguenza, senza ulteriori ritardi o rallentamenti, essendo peraltro lo scalo di Grazzanise già previsto e inserito nel piano regionale dello sviluppo del sistema aeroportuale della Campania”. “Per quanto ci riguarda – ha aggiunto il presidente degli industriali di Terra di Lavoro – come imprenditori non stiamo a discutere sulla tipologia dell’opera. Riconoscere e decidere che Grazzanise rappresenti la naturale delocalizzazione del traffico aereo dell'aeroporto di Capodichino, che Grazzanise insomma diventi la seconda pista di un unico sistema intergrato di primo livello e non altro, è materia per specialisti, che non ci appassiona più di tanto. Ci basta considerare che per la provincia di Caserta l’aeroporto è un’opera importantissima e, come andiamo dicendo da tempo, sicuro volano di sviluppo. Nella prospettiva di realizzazione concreta della quale, anzi, potranno finalmente e concretamente prevedersi e adeguare funzioni territoriali e specifiche vocazioni economiche finora soltanto ipotizzate nei piani di sviluppo economico di volta in volta redatti”. “Importante, dunque, ora – ha concluso Cicala – è che il passaggio dalla fase degli annunci a quella operativa avvenga in tempi quanto più rapidi possibili. E ciò non soltanto per non perdere ulteriore tempo prezioso, ma appunto per garantire agli attori dello sviluppo economico del territorio un quadro di riferimento strategico reale e non immaginario”. (27 febbraio 2008 - 18:29)