ROMA - Il prefetto originario di Caserta Mario Morcone salira' le scale del Campidoglio per gestire la delicata fase di transizione elettorale a Roma. Una nuova sfida per lui chiamato spesso a gestire situazioni delicate. Come quella in Kosovo dove fu mandato dall'allora premier Massimo D'Alema, nel 1999. Prima nella veste di 'Deputy per la Civil administration', nell'ambito della Missione delle Nazioni Unite (Unmik) e dopo meno di quattro mesi dopo, come amministratore Onu della regione e della citta' di Mitrovica dove e' rimasto fino al 2000. La sua carriera e' iniziata nell' aprile 1976 quando, dopo la laurea in giurisprudenza e' entrato nell'Amministrazione nei ranghi della polizia come commissario della squadra mobile della questura di Bologna. Nell'ottobre dello stesso anno, vinto il concorso a Consigliere di Prefettura, inizia la carriera prefettizia. Carriera intensa nonostante l'eta' - e' nato a Caserta nel 1952 - iniziata alla prefettura di Rovigo. E proseguita a Rieti (1993) e ad Arezzo (1995), nel periodo della cattura di Licio Gelli. Morcone e' stato anche accanto a presidenti del Consiglio (capo della Segreteria tecnica di Ciriaco De Mita), e capo della segreteria tecnica di due ministri: Riccardo Misasi, ministro della Pubblica Istruzione (1991) per tornare al Viminale, a capo della segreteria di Nicola Mancino (1992). Tornato dal Kosovo diventa direttore generale dell' amministrazione civile al Viminale gestendo anche i servizi elettorali (prima 'election day') per essere nominato, dal ministro Claudio Scajola capo Dipartimento dei vigili del fuoco. Con l'arrivo Giuliano Amato al Viminale Morcone e' messo a capo del Dipartimento per le liberta' civili e l'immigrazione. (26 febbraio 2008-16:35)
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