La capacità creativa dell’impresa è il nuovo pilastro della crescita economica. E’ questo, in estrema sintesi, l’insegnamento che si può trarre dai lavori del convegno intitolato la “Proprietà intellettuale e innovazione: Il nuovo capitale delle imprese”, che si è svolto nella Sala conferenze di Confindustria Caserta, organizzato dall’associazione datoriale in collaborazione della Seconda università.
Il sistema della tutela della proprietà intellettuale e l’innovazione dei prodotti permettono, infatti, alle aziende non solo di affrontare da una posizione di forza la sfida della concorrenza globale, ma anche di migliorare il valore dell’impresa nei confronti degli investitori e delle istituzioni finanziarie. In una parola, di crescere.
Da qui la necessità di creare un processo culturale finalizzato alla gestione delle problematiche legate alle tre grandi aree del diritto d'autore, del diritto dei brevetti e del diritto dei marchi, di cui si è fatto carico proprio la facoltà di Studi Politici della Sun attraverso l’istituzione di un Master internazionale di secondo livello, in materia appunto di “Proprietà intellettuale, Concorrenza e Mecato”, che è stato presentato neo corso dei lavori.
Scopo dell’iniziativa, dunque, è quello di creare dei manager capaci di proteggere il capitale intellettuale delle imprese, le quali, grazie ai diritti di proprietà intellettuale, non soltanto saranno in grado di aumentare la propria rendita e i margini di profitto, ma anche di migliorare la propria quota di mercato attraverso le vendite, i contratti di licenza e la commercializzazione di nuovi prodotti differenziati.
Ai lavori, introdotti dal presidente degli industriali Carlo Cicala, hanno relazionato il preside della facoltà Jean Monnet Gian Maria Piccinelli, il direttore del Centro ricerca Diritto d’impresa e professore ordinario della Luiss, Gustavo Vicentini; il direttore dell’Organizzazione Mondiale Proprietà Intellettuale di Ginevra, Marco Marzano De Marinis e il presidente dell’Unione regionale dell’Ordine degli avvocati della Campania, Franco Tortorano.
E se la proprietà intellettuale è, per così dire, l’output di un processo di innovazione non sempre facile per le piccole e medie aziende, ben si comprende allora la pressante richiesta da parte del sistema delle imprese affinché le risorse pubbliche destinate a questo scopo siano improntate a fini di efficienza, sottratte cioè alla logica di mero incentivo. “In questo senso – ha detto il presidente degli industriali Carlo Cicala – il credito d’imposta da noi tanto auspicato è sicuramente uno strumento appropriato, che peraltro nella legge Finanziara 2007 è stato anche previsto, ma di cui si è persa traccia a causa delle note vicende che ormai attanagliano la politica italiana”. E ha amaramente aggiunto: “Per quanto mi riguarda, mi limito a constatare che una politica di incentivi solo annunciati e poi non resi operativi, produce risultati sicuramente peggiori di una politica di zero incentivi”.
Scheda:
Il Master internazionale Proprietà Intellettuale, Concorrenza e Mercato istituito dalla facoltà di Studi Politici Jean Monnet è un Master di Secondo livello, che si avvale della collaborazione scientifica di docenti provenienti dall’Asia e dall’India.
E’ un Master residenziale e intensivo, che si svolge in 18 mesi, per 3 mila ore di attività formative complessive pari a 120 Crediti formativi Universitari.
La prova finale consiste nella presentazione e discussione della tesi di Master e del project work oggetto dello stage, nonché in una prova di terminologia specialistica inglese.
Il costo del Master è di 6 mila euro. Grazie ai contributi di Confindustria Caserta, Camera di commercio, Provincia di Caserta e Associazione tabaccai italiani sono previsti contributi fino a 2 mila euro per studenti, nonché borse di studio da 2 a 3 mila euro per gli studenti particolarmente meritevoli.
(5 febbraio 2008-08:38)
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