Mondragone (Caserta) - Il telefono cellulare di un imprenditore (ex segretario particolare del ministro Mario Landolfi) «intestato al ministero delle Comunicazioni, per intrattenere lunghe telefonate con i congiunti al fine di consentire loro l'autoricarica»; il collegamento di un ex vice sindaco di Mondragone, Raffaele Chianese (An), con gli addetti agli uffici dell'assessore regionale alla formazione professionale Corrado Gabriele e con il fratello dell'assessore Tommaso (aiutato dal segretario di Landolfi per una questione relativa alle frequenze di una emittente radio di cui è proprietario) e corsi di formazione che si tenevano all'indirizzo di un bar. Sullo sfondo 250 mila euro di contributi pubblici a fondo perduto. Sono alcuni degli episodi al centro di una inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere (è titolare il pm Silvio Marco Guarriello) sfociata ieri in sei arresti domiciliari nei confronti di sei persone per un totale di otto indagati coinvolti in una presunta associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato per illeciti finanziamenti per corsi professionali. Oltre all'ex vice sindaco Raffaele Chianese e suo zio Cosimo (ex segretario di Landolfi), sono stati raggiunti dai provvedimenti cautelari domiciliari anche Luca Chianese, 35 anni, fratello dell'ex vice-sindaco ; Enza Ceraso, 41 anni, moglie di Raffaele Chianese, vigile urbano; l'avvocato Renato Verrengia, 45 anni e l'imprenditore Giovanni Ranieri, 46 anni, di Pozzuoli (Napoli). Indagate anche Elvira Verrengia, 44 anni, commercialista, ex socia studio di Raffaele Chianese, sorella dell'avvocato Verrengia e Cinzia Moscatiello, 32 anni, di Santi Cosma e Damiano (Latina), commercialista e amministratrice dello studio commerciale Fusco-Chianese. (da: Corriere del Mezzogiorno) 22 dicembre 2007