Gestione dei parcheggi a Caserta: sono due gli episodi di estorsione al centro dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli che oggi ha portato al fermo di quattro persone e al sequestro di quattro cooperative di posteggiatori, di cui due destinatarie di autorizzazioni comunali nell'ambito del consorzio denominato 'Parcheggi casertani'. L'indagine si fonda sulle denunce e le dichiarazioni di "soprusi e minacce" rilasciate dai titolari di altre cooperative autorizzate dal Comune di Caserta a gestire strisce blu e parcheggi coperti. Un primo episodio sarebbe stato commesso da Fulvio Della Ventura (figlio di Antonio, quest'ultimo considerato un personaggio di primo piano del clan Belforte), dal cognato Francesco Buonocore, da Antonio Cappa Spina, altro partente, e Clemente Daniele Rivetti. Secondo l'accusa, gli indagati, legati alla cooperativa 'Nuova generazione soc. coop. a.r.l.', avrebbero "spodestato la cooperativa 'La Reggia' dalla gestione del parcheggio bisettimanale della fiera di Caserta, prendendone il posto". Per farlo, avrebbero esibito al Comune una falsa delega dell'amministratore di questa cooperativa per acquisire i tagliandi per la sosta da vendere agli automobilisti. "Recentemente è stato poi accertato - si legge in una nota firmata dal procuratore Giandomenico Lepore - che gli indagati avevano smesso fin anche di consegnare i grattini agli automobilisti, procedendo ad incassare in toto il corrispettivo del parcheggio, a riprova del fatto di essersi impossessati in via definitiva dell'area". Il secondo episodio al centro dell'inchiesta, "ancora più preoccupante" (si legge ancora nella nota), coinvolge invece, come parte lesa, la cooperativa 'Caserta nuova' e la gestione del parcheggio nel sottopasso della Reggia di Caserta. E' questa un'area di 3000 metri quadri, su due piani, con 900 posti auto, dove sostano ogni giorno decine di bus turistici. Questo parcheggio è stato affidato dal Comune a due cooperative: 'Caserta nuova' e 'Servizi integrati Terra di lavoro - coop onlus', quest'ultima gestita dai cognati di Antonio Della Ventura, Francesco e Prisco Buonocore, che - secondo l'accusa - avrebbero più volte minacciato il personale della cooperativa concorrente "fino ad assicurarsi la gestione dell'intero parcheggio". Oltre alla 'Nuova Generazione soc. coop. a.r.l. Cooperativa sociale' e alla 'Servizi integrati Terra di Lavoro - coop onlus', sono state sequestrate le cooperative 'Nuova cooperativa Terra di Lavoro - societa' cooperativà e 'M & F s.r.l.': secondo la Procura si tratta di attività riconducibili allo stesso nucleo familiare. "Dall'indagine è emerso inoltre - si legge infine nella nota - come alcune cooperative, direttamente riconducibili al clan Belforte, godessero dell'autorizzazione all'esercizio del parcheggio su spazi comunali. Ne ha dato conferma, da ultimo, il collaboratore di giustizia Michele Froncillo, che ha evidenziato come alcune cooperative fossero state predisposte proprio per ottenere tali autorizzazione, direttamente dai capi del clan ed in particolare da Salvatore Belforte e Antonio Della Ventura, anche attraverso un rapporto preferenziale instaurato con la Co.ge.In., società poi incaricata dal Comune di completare i lavori per il parcheggio del sottopasso della Reggia e di controllarne la gestione". (20 dicembre 2007-19:08)
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