CASERTA - Bilancio di fine anno delle attività svolte e strategia di azione con l’entrata in vigore delle nuove regole di Basilea 2 anche alla luce della recente normativa in materia di garanzia fidi emanata dal ministro dell’Economia e delle Finanze: saranno questi gli argomenti all’ordine del giorno della consueta conferenza stampa di fine anno del Gafi Sud.
Ai lavori interverranno il presidente del Confidi di emanazione industriale, Rosario Caputo, i componenti del Consiglio di amministrazione e il direttore Michele Izzo. Saranno presenti il presidente di Confindustria Caserta, Carlo Cicala, e i rappresentanti del mondo bancario che interagiscono con quello che ormai, nel panorama degli istituti di garanzia fidi, è il primo in Campania e tra i primi organismi del centro sud.
Le nuove regole di Basilea 2, che entreranno in vigore col primo gennaio prossimo venturo, e l’ultima normativa emanata in materia di garanzia fidi con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze il 9 novembre 2007 (criteri di iscrizione dei Confidi nell'elenco speciale previsto dall'articolo 107, comma 1, del decreto legislativo primo settembre 1993, n. 385) impongono consorzi scelte forti per realizzare la loro missione di garanzia.
Ai Confidi, insomma, sarà richiesta l’adozione di un’organizzazione societaria sempre più strutturata e l’attivazione di quei processi evolutivi tali da divenire, da un lato, un soggetto vigilato dalla Banca d’Italia operante nel settore finanziario; ma anche, dall’altro canto, un soggetto dotato di una propria autonomia patrimoniale e relazionale.
Requisiti già oggi patrimonio della Ga.Fi. Sud, la quale da tempo ormai ha definito in questo senso la sua missione, diventando un credibile e autorevole interlocutore del sistema creditizio oltre che un insostituibile punto di riferimento per le imprese.
Nel corso della conferenza stampa saranno illustrate l’evoluzione operativa della società di garanzia fidi emanazione del sistema confindustriale casertani e i programmi di sviluppo.
Alta formazione nel Turismo
“L’alta formazione nel management del turismo”, è il tema forum che si svolgerà lunedì 17 dicembre, alle ore 16,30, presso la sede di Confindustria di Caserta (via Roma 17), organizzato da Il Sole 24Ore con la collaborazione dell’associazione industriali, Eurispes Campania e l’Ente Provinciale per il turismo.
Con l’occasione verrà presentato anche il volume “Economia e management del turismo” di Aldo D’Elia, che sarà presente all’inocntro.
Ai lavori, introdotti dal presidente di Confindustria di Caserta, Carlo Cicala, interverranno: Rosanna Verde, docente della Seconda Università di Napoli; Paola Villani professore associato dell’Università Suor Orsola Benincasa; Pietro Farina, preside della Libera Facoltà di Scienze turistiche di Caserta; Vincenzo Iodice, presidente dell’Ente Provinciale del turismo di Caserta.
I lavori saranno conclusi da Stefania Gigli, preside della Facoltà di Lettere e da Gianmaria Piccinelli, preside della Facoltà di Studi politici della Seconda Università di Napoli.
Il forum sarà coordinato da Massimo Esposti, redattore capo centrale e coordinatore del quotidiano web Il Sole 24 Ore.
I lavori del forum ruoteranno introno al tema dell’alta formazione nel settore del turismo, un ambito economico che spesso presenta problematiche e carenza di competenze proprio ai livelli più elevati di responsabilità gestionale, sia nelle singole imprese e sia nei sistemi aggregati. E ciò pure a fronte di potenzialità e dotazioni strutturali e infrastrutturali abbastanza elevate.
In Italia esistono oltre 100 corsi universitari di primo e di secondo livello, oltre ai Master post laurea. Gli iscritti a questi corsi sono nell’ordine ormai di decine di migliaia di cui circa 4 mila solo in Campania, dove i corsi di Turismo si tengono in 4 dei 7 Atenei della regione. Qui tra l’altro, negli anni Sessanta, fu sperimentato il primo corso quadriennale di Scienze Turistiche e ancora prima, nel 1929, fu pubblicato il primo manuale di Economia del Turismo d’Europa ad opera di un valente allievo di Francesco Saverio Nitti, a testimonianza di una vocazione territoriale di lunga data.
E, tuttavia, considerata la relativamente recente istituzione di questi corsi, non infrequentemente emerge – come ha messo in luce una recente ricerca del Touring Club Italia – una realtà che si potrebbe agevolmente definire in chiaro- scuro.
Permangono, infatti, alcune incertezze sulla effettiva spendibilità sul mercato del lavoro dei titoli di studio specifici acquisiti, che spesso vanno a sommarsi a una rilevante offerta formativa composta dai corsi professionali realizzati con i fondi europei. Inoltre, le lauree in turismo non abilitano alle qualifiche professionali previste dalle regioni, per le quali peraltro si richiedono concorsi accessibili con titoli di studio inferiori alla laurea.
Dunque, è da queste criticità, che prenderà il via, lunedì prossimo, la discussione. (14 dicembre 2007-21:25)
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