L'associazione Tribunale per i diritti dei Malati già in passato è più volte intervenuta sulle carenze strutturarli dell’Unità operativa di dialisi dell'Asl di Caserta. Prendiamo atto - si legge in un comunicato - che finalmente l’azienda ha deciso di avviare una ristrutturazione del servizio che inevitabilmente ha portato all’interruzione dell’attività ambulatoriale resa dall’unità Operativa.
Quello che ci preoccupa è l’indifferenza verso gli ammalati che, anche in questa occasione, non è mancata di essere espressa in tutta la sua gravità. Riteniamo sia stato un atto di grave insensibilità l’aver comunicato, in data 11 dicembre 2003, ai pazienti che sino a quella data si erano avvalsi della struttura, che da lì a quattro giorni l’Unità operativa di specie non avrebbe più fornito il servizio, assicurando loro che sarebbe stato riattivato dopo un mese.
Abbiamo constatato che, malgrado sia trascorso più di un mese dall’interruzione, non solo il servizio non è stato restituito ai cittadini bisognosi di cure nei tempi promessi, ma addirittura non è stato avviato nessun lavoro di sistemazione delle strutture.
Questo atteggiamento da parte dell’Azienda nei confronti degli ammalati sconcerta proprio perché ben si conoscono le esigenze delle persone che si rivolgono a questa struttura. Esigenze di cura che richiedono una assistenza integrata che solo la struttura ospedaliera può assicurare.
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