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CASERTA, SANGUE DI BUFALE INFETTO: 23 PROVVEDIMENTI GIUDIZIARI DEI NAS

Un momento della conferenza stampa tenutasi presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere


Caserta - Medici veterinari in accordo con alcuni allevatori avrebbero effettuato prelievi di sangue soltanto da bufale sane al fine di far apparire l'intera mandria indenne da brucellosi enzootica bovina, mentre in realtà rilevante per la percentuale di animali malati. Lo sostiene un'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) sfociata in 23 provvedimenti cautelari (tra cui arresti in carcere e domiciliari) eseguiti dai carabinieri dei Nas del comando per la Tutlea della Salute del gruppo antisofisticazioni e Sanità di Napoli. In carcere sono finiti 3 allevatori, ai domiciliari altre 15 persone tra cui 8 veterinari. Altre tre misure di obbligo di dimora hanno riguardato altrettanti allevatori; 2 misure interdittive della sospensione dell'esercizio dell'attività professionale hanno riguardato altri due medici veterinari. Sono stati eseguiti 13 sequestri di aziende a Villa Literno, Grazzanise, Pietravairano, Cancello ed Arnone e Castelvolturno. Gli episodi si riferiscono ad alcune alterazioni delle profilassi ufficiali di Stato avvenute nel 2006. In questo modo i proprietari degli allevamenti ricevevano la qualifica sanitaria di allevamento indenne, requisito necessario per commercializzare il latte. In carcere sono finiti gli allevatori Nicola Falcone, 45 anni, di Villa Literno, titolare omonima azienda bufalina; Francesco Parente, 35 anni, di Grazzanise, titolare dell’omonima azienda bufalina; Salvatore Caterino, 52 anni, di San Cipriano d’Aversa, con-titolare di un’azienda ubicata a Grazzanise. Agli arresti domiciliari sono finiti 10 allevatori e 8 veterinari: si tratta del medico veterinario Gennaro Ciaramella, di Afragola, 51 anni, convenzionato con l’Asl Caserta2; Girolamo e Umberto Papa, di Sparanise, rispettivamente di 27 e 26 anni, contitolari della Zootecnia Papa; Raffaele Masiello, veterinario di 49 anni, di Raviscanina, residente a Pietravairano, dipendente dell’Asl Caserta 1; Giuseppe Farina, veterinario, 43 anni, di Francolise, convenzionato con l’Asl Caserta 2; Antonio Perone, di Cancello ed Arnone, 57 anni, titolare dell’omonima azienda bufalina; Pietro Russo, veterinario, 42 anni, di Santa Maria Capua Vetere convenzionato con l’Asl Caserta 2; Alessio Ergemiro Capozzi, 23 anni, di Cancello ed Arnone, titolare di azienda bufalina ubicata a Cancello ed Arnone; Antonio Tartaglione, 38 anni, di Marcianise, veterinario convenzionato con Asl caserta 2; Giuseppe Macchio Calanni, veterinario di Grazzanise, 43 anni; Arturina Cerullo, 61 anni, di Casapesenna, titolare dell’omonima azienda ubicata a Castelvolturno; Raffaele De Luca, di Casal di Principe, 41 anni, titolare dell’omonima azienda con sede a Cancello ed Arnone; Raffaele Diana, 39 anni, di Castelvolturno, titolare dell’omonima azienda bufalina ubicata a Castelvolturno; Cristofaro Carrino, veterinario di Francolise, 45 anni, convenzionato con l’Asl Caserta 2; Angelo Cusano, 45 anni, veterinario di Ruviano, convenzionato con l’Asl Caserta 2. L’obbligo di dimora è scattato per Orsola Campanella, 63 anni, di Casal di Principe, titolare dell’omonima azienda bufalina; Aldo Cantile, 51 anni, di San Cipriano d’Aversa, titolare dell’omonima azienda bufalina ubicata a Castelvolturno e Mario Cantile, di Casapesenna, titolare dell’azienda bufalina con sede legale a Casapesenna. La sospensione ha riguardato i veterinari Mariagrazia Liguori, 41 anni, di Marano Di Napoli, convenzionata con l’Asl Caserta 2 e Giuliano Cacciapuoti, 49 anni, di Cancello ed Arnone, convenzionato con l’Asl Caserta 2. (29 ottobre 2007-13:18)

 
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