Solo l' autopsia, già disposta dalla magistratura sammaritana e l' esame di un oggetto non distrutto dalle fiamme potranno consentire ai Carabinieri di procedere alla identificazione del'uomo ucciso, sembra con colpi di pistola e, poi, dato alle fiamme all' interno di una Fiat Marea, trovata la scorsa notte, in via Pinetella, al confine tra Giugliano e Castelvolturno. Gli investigatori sono convinti che a rimanere vittima di un' esecuzione camorristica sia proprio il proprietario della stessa vettura, un uomo, di 48 anni, 20 dei quali trascorsi in carcere, originario di Fuorigrotta. Criscuolo, messo in libertà 18 mesi fa, si era trasferito a Sant'Antimo dove viveva in regime di libertà vigilata. Del pregiudicato non si hanno notizie da tre giorni mattina, da quando, secondo le dichiarazioni rese dalla convivente ai Carabineri, l' uomo si era allontanato da casa, sembra per incontrare degli amici. Gli investigatori ritengono che l'uomo possa avere ripreso i legami con l' organizzazione camorristica di Fuorigrotta, nella quale risultava affiliato fin dalla giovanissima età. Non è escluso, dunque, se dovesse essere lui l' uomo ucciso e, poi, dato alle fiamme all'interno della Fiat marea, che possa essere stato ucciso per uno sgarro o proprio nell' ambito della lotta tra organizzazioni criminali del napoletano. I carabinieri non escludono neanche che l' uomo trovato cabonizzato possa essere stato ucciso in un luogo diverso da quello del ritrovamento al fine di ritardare l'identificazione e l'avvio delle indagini.
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