Treviso - Artur Lleshi e Naim Stafa, i due immigrati albanesi, sospettati di essere gli autori materiali dell'omicidio di Gorgo al Monticano (Treviso), sono rimasti a lungo in provincia di Caserta, insieme con connazionali, alcuni dei quali coinvolti in una serie di furti, rapine e violenza nei confronti di giovani prostitute, loro connazionali. Artur Lleshi fu arrestato nel giugno del 1998 da agenti del commissariato di Castelvolturno e della Squadra Mobile di Caserta, perchè accusato insieme con altri due complici, un albanese ed un immigrato del Kossovo, di avere sequestrato, segregato in un appartamento di Ischitella (località balneare del litorale casertano) ed abusato per tre giorni di una connazionale di 20 anni, Aida P. Quest'ultima, fu liberata dai poliziotti, a conclusione di una serie di indagini e di appostamenti e fu trovata in stato di semi-incoscienza, perchè provata da tre giorni di continue violenze sessuali da parte dei tre malviventi, che intendevano, secondo quanto è risultato dalle indagini degli agenti del commissariato di Castelvolturno e della Squadra Mobile della Questura di Caserta, portarla in Calabria ed avviarla alla prostituzione.
Lleshi, indicato come l'organizzatore e del sequestro della giovane donna, che, tra l'altro, intendeva sposare per poterla meglio sottometterla ai suoi voleri- ha spiegato il vice questore, Gigi Del Gaudio, attuale dirigente del commissariato di Castelvolturno- quando fu rintracciato insieme con i due complici, tentò di sfuggire alla cattura scagliandosi contro due poliziotti e procurando loro lesioni e ferite giudicate guaribili in una decina di giorni. Aida P. ed il fidanzato giunsero in Italia insieme con numerosi connazionali. I due giovani, ha ancora spiegato Del Gaudio, intendevano lavorare e, poi, sposarsi in Italia, ma anche nel Casertano operavano già gruppi di malviventi albanesi che impedivano alle loro connazionali di trovare un occupazione per costringerle a prostituirsi e a subire il loro controllo. Lleshi, insieme con due complici , Ubert Arafi, albanese di 26 anni e Rude Pantek, del Kossovo, sequestrò la giovane Aida dopo avere minacciato e malmenato il fidanzato. Nai Stafa è stato, invece, denunciato, nel 2002, dai carabinieri della compagnia di S.Maria Capua Vetere (Caserta) perchè sorpreso alla guida di una vettura sequestrata. Il giovane, che quando non si spostava in altre parti d'Italia, risiedeva a Marcianise, comune a pochi chilometri da Caserta, fu controllato due anni dopo, ancora dai carabinieri. Poi, secondo gli investigatori avrebbe lasciato il Casertano per trasferirsi nel Nord Italia.
(4 settembre 2007-21:23)
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