Oggi una delegazione di Rifondazione comunista guidata dall'assessore regionale Corrado Gabriele e dall'assessore della Provincia di Caserta Enrico Milani si è recata nel cimitero di Casal di Principe in visita alla tomba in cui sono custodite le spoglie di don Giuseppe Diana, il sacerdote ucciso dalla camorra, "esempio di coraggio, di vita, di giustizia e di altruismo", come si legge sulla lapide funeraria. "In questa terra non c'é rispetto ne per i vivi né per i morti" hanno affermato i due assessori che "hanno potuto constatare di persona il persistente stato di abbandono interno al cimitero e una assurda discarica a cielo aperto all'ingresso del piazzale e sul retro del cimitero stesso, nonostante le grida d'allarme tra i tanti di Renato Natale di Sinistra 2000". "Le tombe delle famiglie che contano erano invece ben pulite, piene di fiori e con le aiuole perfettamente mantenute", hanno concluso i due esponenti nazionali del PRC. Gli stessi hanno raccolto un dossier fotografico e hanno annunciato per settembre una iniziativa di mobilitazione sul tema della criminalità organizzata nell'area del Casertano analogamente a quanto fatto lo scorso anno quando proprio a Casal di Principe era venuto il presidente della Camera Fausto Bertinotti. La delegazione era composta anche da esponenti del partito tra cui il capogruppo al comune di Caserta Antonio Dell'Aquila, l'ex vice sindaco di Capodrise Giovanni Capobianco e dalle compagne Venia Caramico e Maria Emilia Curti della segreteria provinciale del PRC. (22 agosto 2007-20:49)
|