CASERTA (di Franco Tontoli dal Corriere del Mezzogiorno) Maurizio Scaparro, direttore artistico del Settembre al
Borgo di Casertavecchia, dispiega a Caserta il suo programma col
manifesto che con la firma grafica di Mimmo Paladino e i sottologhi
"Festival internazionale del teatro di strada" e il timbro "Il mondo
della luna" la dicono già lunga sui contenuti della rassegna
spettacolare settembrina edizione numero 37. Il programma svilupperà
dal 5 al 14 settembre un unicum, una sorta di trama di collegamento
fra i vari eventi che, col tradizionale perno del Teatro del Castello,
si snoderanno in tutti gli scorci che il borgo medievale consentirà
di sfruttare. "Il festival - ricorda Scaparro nella conferenza stampa
all’Ept con l’amministratore Enzo Iodice e il direttore organizzativo
Alfredo Balsamo - era nato del resto senza palcoscenico e il teatro
successivamente allestito non è che si sia dimostrato sufficiente per
far fronte alla domanda del pubblico. Allora, si torna a recitare,
improvvisare, cantare e incantare per vicoli e piazzette, nella piazza
del Duomo e dovunque si possa. Chiediamo, perciò, la collaborazione
dei residenti, un po’ di sacrificio a lasciare le auto fuori le mura
in modo che gli automezzi non intralcino i commedianti e non inquinino
i suggestivi scorci ambientali". I "commedianti", ha detto il Maestro
Scaparro, e non a caso. I commedianti sono artisti di strada e sono i
famosissimi "Comediants" di Barcellona che sminuzzeranno già dalla
prima serata tutto il caleidoscopio di performances, clowns e
danzatori, acrobati e saltimbanchi, il mondo circense ancor più
nobilitato dalla professionalità internazionalmente riconosciuta al
complesso. E ci saranno i "Clowns Colombaioni" legati alle fantasie di
Federico Fellini e gli Afro Jungles Ieegs, nigeriani, i fantasisti del
Teatro Acrobatico Caraibico, il circo visto da Victoria Thierrèe
Chaplin, nipote del grande Charlot. Novità assolute ed esclusive,
annunziate da Scaparro: la prima mondiale di "Histoire du soldat-La
funzione dei cent’anni" di Roberto De Simone i "Balli di Sfessania"
di Mariano Sigillo su progetto di Nunzio Areni. E poi il
"Tuttopulcinella" che Bruno Leone, maschera pulcinellesca per
antonomasia, svilupperà per tutto il borgo antico. Infine, siamo
all’ultimo giorno, il sigillo degli Avion Travel con il concerto-
spettacolo "Danson metropoli" che dipana canzoni di Paolo Conte col
meglio che la Piccola Orchestra casertana ha prodotto. La rassegna,
quindi, torna alle origini degli spettacoli itineranti perché il
Teatro del Castello era ancora soltanto ruderi ed erbacce, poi reso
funzionale da Roberto Forlani e i suoi giovani volontari. Il festival
si caratterizzò inizialmente con le sacre rappresentazioni messe in
scena, cioè in strada, da Paolo Todisco; poi cartelloni anche di
danza e musica organizzati da Maria Teresa Canitano, quindi da Gianni
Gugliotta fino alle "firme" di Gigi Proietti, Piero Chiambretti e
Giuliana De Sio, tutti organizzati da Casimiro Lieto, motore del
festival per dieci anni di fila. Il festival 2007 non sarà più per il
futuro "di" Scaparro. E’ lo stesso regista a spiegarlo. "Mi è
piaciuto ed entusiasmato - dice - dare una nuova traccia alla
rassegna, una caratteristica quasi esclusiva. Da qui debbono partire
segnali di diverso tipo, ai giovani soprattutto per i quali
organizzare stages di formazione sul teatro di strada. Questa traccia
è stata condivisa, toccherà ad altri operatori di spettacolo
continuare. In futuro, se mi vorrete, potrei esserci con qualche mia
opera". Enzo Iodice si è augurato ripensamenti "ma - diceva - è
importante la traccia che ci lascia Scaparro. I festival debbono
qualificare il territorio in cui si svolgono e noi vogliamo
caratterizzare Casertavecchia in maniera molto specifica. Per questo
motivo lavoreremo già dal novembre alla prossima edizione". (9 agosto 2007-19:40)
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