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TANGENTI A PASQUA, NATALE E FERRAGOSTO: OPERAZIONE DDA CON 14 ARRESTI


Aversa (Caserta) - Il coordinatore della DDA, Francesco Roberti ha definito coraggiosi imprenditori, quei pochi artigiani, commercianti ed operatori economici di alcuni comuni dell’agro aversano che si sono ribellati al racket denunciando ai Carabinieri le vessazioni, le minacce e le tangenti che erano costretti a pagare.Erano, in particolare, costretti a pagare e a rimpinguare le casse della potente organizzazione camorristica dei “Casalesi” con versamenti fissi in prossimita’ di “ferragosto”, e nel periodo natalizio e pasquale. Non tutte le vittime delle estorsioni, pero’, nel timore di ritorsioni - ha spiegato lo stesso Roberti nel corso di un un incontro con i giornalisti nella sede del Gruppo Carabinieri di Aversa - hanno inteso dare il proprio contributo per la felice conclusione. I Carabinieri di Aversa, pero', nonostante le notevoli difficolta’ ambientali ,legate al muro di omerta' che contraddistingue l'area casalese-aversana, a conclusione dii ndagini avviate due anni fa e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono riusciti a raccogliere indizi e prove, giudicate sufficienti per l’emissione da parte della stessa DDA di 14 decreti di fermo del Pubblico Ministero, nei confronti di altrettanti personaggi legati allacamorra aversana. Per tutti l’accusa e di associazione perdelinquere finalizzata alle estorsioni e tutti i personaggi coinvolti sono riconducibili al gruppo dei “Casalesi” , appartenenti alla fazione capeggiata da Francesco Bidognetti,detto “Cicciotte e mezzanotte”, in carcere ormai da tempo come altri esponenti di vertice dell’organizzazione, che , secondogli investigatori,e’ ancora diretta dal carcere da Francesco Schiavone, detto “Sandokan”. L’imminenza della scadenza dellarata estiva, da corrispondere all’ organizzazione non oltre il prossimo ferragosto , hanno spiegato nel corso dellaconferenza stampa i magistrati della DDA, ha indotto l’Autorita’ giudiziaria ad intervenire con provvedimenti restrittivi d’urgenza nei confronti della banda, anche sulla base di precedenti provvedimenti giudiziari emessi dai Tribunali di Napoli e di Santa Maria Capua Vetere. Le indagini deiCarabinieri di Aversa, diretti dal maggiore Francesco Marra hanno consentito di fare luce su circa 10 episodi estorsiviportati a termine tra lo scorso anno ed i primi mesi del 2007, dal gruppo Bidognetti, retto, prima dell’ arresto, dal figlio Raffaele, in carcere insieme con il fratello Aniello. Il gruppo, hanno spiegato gli investigatori era diretto sulla zonadi influenza da Lorenzo Ventre, con centri di interesse aLusciano e Parete. Le indagini scattarono nel dicembre di due anni fa a seguito di un attentato ai danni dell’autoscuola aversana gestita da Nicola Esposito, originario di Parete. L’attivita’ investigativa fu rivolta, in particolare, al gruppo criminale insediatosi da poco tempo tra Lusciano e Parete. Faceva capo a Lorenzo Ventre, successore come capozona nelcomune di Lusciano, a Francesco Pezzella, detto “O'tabaccaro” ucciso in un agguato nel luglio del 2005, anche perche’ ritenuto uomo di fiducia di Raffaele Bidognetti, allora reggente del gruppo capeggiato dal padre, Francesco. Ventre, secondo le risultanze delle indagini riusci’ a ricostruire il gruppo criminale e a controllare le attivita’ illecite non solo aLusciano ma anche a Parete. Tra i destinatari dei provvedimentirestrittivi eseguiti questa mattina da un centinaio di Carabinieri della Sezione Operativa del Gruppo di Aversa, guidata dal tenente Fabio Gargiulo, e del Comando Provinciale diCaserta, con l’appoggio di unita’ cinofile e di un elicottero, figura anche una donna, Michelina Pezzella, di 44 anni, il fratello Raffaele di 39 anni,entrambi di Casal di Principe. Gli altri decreti di fermo sono stati notificati a Lorenzo Ventre, di 33 anni, detto “ zi lola”, Luigi Panfilla, di 50 anni, soprannominato “palla moscia”, Antonio Nugnes, di 38 anni, Antonio Lanza, di 31 anni, detto “o piotta”, Giovanni Iometti, di 29 anni, Luciano Pezzella, di 28 anni, Angusto Venditto, di 49 anni, Giovanni Cellerale, di 35 anni, Mario Schiavone, di 39 anni, Nicola Garofalo, di 34 anni, Luigi Abategiovanni, di 32nanni e Girolamo Capasso, di 48 anni. (27 luglio 2007-13:33)

 
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