Per avere tentato di non pagare una
tassa sui rifiuti alterando un vecchio bollettino postale, un
cittadino della provincia di Caserta e' stato condannato dal
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a 8 mesi di reclusione con
sospensione della pena e al pagamento dei danni alla parte
civile. Lo rende noto Equitalia Polis spa, agente della
riscossione per la provincia di Napoli.
L'uomo, R. F., residente a Santa Maria Capuavetere, aveva -
secondo quanto riferisce la nota - l'importo e il timbro postale
di una ricevuta di pagamento gia' effettuato per un altro
tributo presentandola, poi, a garanzia di un nuovo esborso in
realta' mai avvenuto.
Il procedimento giudiziario e' scaturito da una denuncia
querela di Equitalia Polis (al momento del reato si chiamava
ancora Gest Line ) i cui uffici,sollecitati dalla dirigenza
aziendale alla massima vigilanza, hanno - prosegue la nota -
individuato le anomalie del bollettino in questione incrociando
i dati con l'archivio telematico.
Negli ultimi mesi - continua la nota - si sono verificati
altri episodi di tentata truffa ai danni di Equitalia Polis e
dell'ente impositore che richiede il tributo con procedimenti
aperti anche in altre province come Napoli, Padova, Bologna,
Genova in cui l'agente della riscossione svolge la sua
attivita'.
Nel capoluogo ligure, circa un mese fa, una commercialista e'
stata denunciata ai carabinieri per avere presentato agli uffici
di Equitalia Polis un falso provvedimento di annullamento di
cartella esattoriale utilizzando come carta intestata
dell'agente di riscossione una copia stampata dal sito
aziendale. (26 luglio 2007-22:14)
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