Il caldo puo' essere una delle cause che portano un individuo a compiere atti delittuosi. Il professor Francesco Bruno, criminologo nonche' docente universitario alla Sapienza, non ha dubbi: "Con l'avvento dell'estate puo' accadere che l'eccessivo caldo, insopportabile per molti, porti le persone a gesti sconsiderati fino all'atto estremo, l'assissinio; ovviamente - continua nell'analisi Bruno - il caldo agisce su quelle persone che hanno una condizione psico-fisica particolarmente delicata e sensibile: in una situazione limite, pertanto, l'impulsivita' puo' giocare brutti scherzi. Accanto a questa difficolta' di sopportare il gran caldo c'e', inoltre, una marcata solitudine, emarginazione o un forte senso di smarrimento dovuto ad uno scarso adattamento al contesto sociale in cui si vive. Il luogo fisico, nella stragrande maggioranza dei casi, e' la casa, dove l'omicida si sente particolarmente sicuro e libero di colpire; ma non sono rari i casi - e la storia passata ce lo insegna - in cui il fatto possa accadere nel bel mezzo del traffico. Il modo migliore - e' la chiosa finale del professore - per evitare che cio' avvenga e' non rispondere ad eventuali)provocazioni: solo cosi' e' possibile non fomentare altra rabbia e isteria". (17 luglio 2007-17:40)