Giugliano (Napoli) - “Comune, Provincia e Regione hanno mostrato la più assoluta indifferenza sulla questione dell’ampliamento del centro commerciale di Giugliano, senza prendere in considerazione le questioni poste e senza nemmeno porre attenzione alle questioni più eclatanti. Hanno ritenuto di approvare, all’unanimità, la nuova intollerabile espansione di grandi strutture di vendita senza tener conto che ora ci saranno a rischio moltissimi negozi e tantissimi posti di lavoro”. Lo afferma il direttore provinciale della Confesercenti Tecla Magliacano, dopo che ieri, durante la Conferenza dei Servizi per l’ampliamento del centro commerciale, è stato dato il via libera all’‘allargamento’. Giugliano e i paesi limitrofi dovranno fare i conti con una preoccupante situazione economica ed occupazionale delle piccole e medie imprese commerciali esistenti. “I progetti imprenditoriali presentati e approvati sono stati realizzati in fotocopia” accusa la Confesercenti. “La valutazione negativa di impatto sull’apparato distributivo e sull’ambiente ed il territorio, l’inadeguatezza clamorosa delle infrastrutture viarie a supporto di un insediamento commerciale, secondo in Europa, dopo quello dell’area afragolese, sono un’analisi preoccupante - ribadisce Tecla Magliacano - 800 addetti si ritroveranno senza lavoro e 360 imprese chiuderanno i battenti nei prossimi mesi”. Alla conferenza dei servizi erano presenti il Comune di Giugliano col comandante dei vigili urbani Michele Pezzullo, i rappresentanti di Regione e Provincia di Napoli, gli assessori al ramo dei comuni di Qualiano e Villaricca, l’Ascom, la Confesercenti e i responsabili del centro commerciale. “Il traffico, secondo un nostro studio, aumenta nelle giornate del venerdì e del sabato sera - afferma il comandante dei vigili di Giugliano e dirigente del commercio Pezzullo - per il mancato rispetto del codice della strada”. Affermazione che è stata contestata: basta pensare che sia sulla Circumvallazione che sull’Asse Mediano, puntualmente, anche la domenica, il traffico è completamente bloccato in entrambe le direzioni. Ciò vuol dire che con un maggiore afflusso di auto le arterie diventeranno impercorribili o quasi. E la Confesercenti ha ribadito che “non c’è stato un approfondito studio dell’impatto ambientale fondamentale per qualsiasi struttura”. “Stiamo sugli 80mila metri quadri - afferma Tecla Magliacano - hanno individuato questa zona che ormai è satura ed il rapporto consumatore offerta è superiore all’area metropolitana di Napoli. Ma noi - conclude - siamo pronti a continuare la battaglia per vie legali”. Un dato che deve far riflettere anche perché a fornire la autorizzazioni ai centri della Gdo (Grande Distribuzione Organizzata) sono gli stessi Comuni che li ospitano e che dopo un primo momento di entusiasmo, devono registrare la caduta del piccolo commercio che invece è la base fondamentale dello sviluppo e dell’economia locale. Altro dato da tener presente è che il Comune ritornerà in possesso delle due licenze rilasciate per la media distribuzione, licenze che potranno essere nuovamente assegnate. Tutti favorevoli (Regione, Provincia e Comune), contro i sindacati dei commercianti: la battaglia continua per non distruggere i sacrifici di centinaia di imprenditori locali che da anni hanno investito soldi e lavoro nelle loro aziende. (3 luglio 2007-22:18)
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