SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) - “Santa Maria Capua Vetere potrebbe avere tre spazi verdi attrezzati compresa la villa comunale. Penso che la futura amministrazione comunale debba porre in essere tutti i raccordi politici e istituzionali per trasformare in polmoni verdi cittadini sia l’istituto incremento ippico lungo l’Appia all’ingresso della nostra città provenendo da Caserta, sia piazza Primo Ottobre antistante l’anfiteatro. Per quanto riguarda l’incremento ippico, senza alcuna volontà di snaturare la struttura, bisognerebbe inaugurare un discorso serio e costruttivo con l’amministrazione regionale campana, mentre piazza Primo Ottobre è da qualche anno suolo di proprietà comunale per cui, quanto meno una opera di restyling è oggi possibile a differenza degli anni dell’amministrazione De Pascale quando la stessa piazza ricadeva nella sfera di competenza dell’Intendenza di Finanza”.
Per Mario Tudisco, uno dei soci fondatori dell’associazione “Rinascita Cittadina” che candiderà alla carica di sindaco l’avvocato Pierfrancesco Lugnano, la questione ambientale è tra le principali priorità amministrative a cui mettere mano. E che, nonostante qualche sparuto accenno, non sembra essere tra gli argomenti di maggiore discussione nella campagna elettorale ormai alle porte.
“Il potenziamento del Verde pubblico, meglio ancora se attrezzato, è, tanto per fare un esempio, uno degli elementi caratterizzanti del dibattito politico nella città capoluogo di provincia – aggiunge Mario Tudisco – tanto che, poche settimane fa, a Caserta ha fatto scalpore una manifestazione indetta a difesa della vasta area dell’ex Macrico. Ecco che, a mio avviso, bisognerebbe sensibilizzare l’opinione pubblica sammaritana per quanto riguarda le questioni ecologiche e ambientali locali. A cominciare proprio dall’incremento ippico, oggi pochissimo sfruttato, da trasformare in polmone verde accessibile a tutti, non fosse altro come parziale compensazione territoriale per i danni e i le pericolosità ambientali causate dall’impianto di Cdr presente lungo il quartiere di Sant’Andrea dei Lagni. Per questo ultimo, inoltre, una volta per tutte si deve chiedere al presidente della Provincia De Franciscis di attuare l’intero protocollo di mitigazione di impatto ambientale approvato al momento della realizzazione dell’impianto di Cdr ma mai, misteriosamente, attuato!”.
(7 aprile 2007-09:00)
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