È stata una cornice altamente suggestiva, quella del 19 marzo scorso predisposta dal Club Lions Mergellina, per conferire un riconoscimento ufficiale al noto manager di spettacolo e conduttore televisivo Gaetano Cerrito. “A Gaetano Cerrito, per l’impegno sociale profuso quale ideatore e conduttore della trasmissione L’Altra Italia e per la valorizzazione del Mezzogiorno”. Così recita la targa che è stata consegnata a Cerrito all’interno di una splendida serata, dove cultura e spettacolo regnavano sovrani. Un premio, questo, che si aggiunge ai tantissimi, ritirati nelle più svariate circostanze e regioni per arrivare a Baia Domizia dove Cerrito conduce per lo più le sue battaglie e produce la sue iniziative passando per la consegna delle chiavi della Città di Cellole (paese natale di Cerrito), in qualità di “…cittadino insigne, quale paladino dei valori e riscatto meridionale…”. Una serata, quella al San Carluccio, che ha visto la partecipazione di grossi nomi della poesia, come Tina Piccolo, ma anche dello spettacolo, come il gruppo musicale e teatrale Lazzari & Briganti, quello rock del gruppo Lega Leggera, del noto artista napoletano Enzo D’Auria, senza per questo sottovalutare alcune giovani promesse della Canzone e della Poesia. Madrina della kermesse la N.D. Liliana De Curtis, con una sua lodevole iniziativa contro la dispersione scolastica a Forcella, quartiere popolare del centro storico di Napoli, tristemente famoso per l’altissimo tasso di criminalità eppure dalle grandissime potenzialità ancora inespresse. Il progetto, infatti, prevede l’istituzione di diverse scuole professionalizzanti, all’interno delle quali i giovani possono riscoprire tutte quelle forme di artigianato artistico e di enogastronomia, di cui Napoli è sempre stato l’emblema e che altrimenti rischierebbero di andar perse. “Sono estremamente felice per questo ulteriore riconoscimento – così commenta Cerrito – che mi vede, ancora una volta protagonista, unitamente al mio team di lavoro, per un discorso che, come sono solito dire, possa favorire un risveglio generale di coscienze, che ci induca a rivisitare il nostro “modus operandi”, per un reale riscatto del Mezzogiorno, nel suo insieme. Ritengo – conclude Cerrito – che la nostra terra, così ricca di storia, arte, cultura, nonché di enogastronomia, artigianato e folklore possa ritornare appetibile, sempre che la nostra classe politica, con uno scatto di orgoglio, ponga in essere iniziative intelligenti e concrete, per la tanto agognata inversione di tendenza, che metta fine all’eterna emergenza”. (22 marzo 2007-15:05)