SANTA MARIA CAPUA VETERE: RINASCITA, DI PATRIA INTERVIENE SU URBANISTICA
Data: Lunedì, 12 febbraio @ 21:04:33 CET
Argomento: Politica




Santa Maria Capua Vetere (di Alfredo Di Patria di “Rinascita Cittadina”) - Nella pianificazione urbanistica comunale e nella successiva gestione delle sue previsioni e norme di attuazione l’Ente Locale possiede i più formidabili strumenti di indirizzo e di controllo di tutte le attività che si svolgono sul suo territorio: ma proprio per questo l’urbanistica non può essere materia strettamente riservata di una attività degli esponenti dell’amministrazione comunale che escluda i cittadini, tenendoli all’oscuro delle scelte operate in nome e per conto della collettività. In effetti, in conformità della vigente legislazione urbanistica, non solo nessuna persona fisica, società o ente può autonomamente decidere come utilizzare un suolo del territorio comunale, ancorché di sua esclusiva proprietà, ma la relativa decisione non è neanche questione che si risolve con una pura e semplice trattativa tra l’interessato e la Giunta o l’Ufficio Tecnico Comunale. La destinazione dei suoli è ufficialmente sancita dal Piano Urbanistico Comunale, atto di pubblico interesse, la cui adozione – approvazione è assoggettata ad una procedura di pubblica evidenza che prevede la più ampia partecipazione dei cittadini, singoli o associati in categorie, e si qualifica quindi come atto esemplare della vita democratica della comunità insediata. L’urbanistica ci riguarda tutti. Dalla disciplina dell’uso dei suoli compresi in un territorio comunale dipendono criticamente qualità e dimensione dello sviluppo socioeconomico locale, modalità di utilizzazione e valorizzazione delle risorse territoriali disponibili, qualità dell’ambiente nel quale si svolge la vita della comunità insediata. L’opinione pubblica sammaritana è ormai consapevole della partita in gioco: Santa Maria Capua Vetere non ha futuro se si offre ad “operatori economici” che intendono sfruttarla solo come ricettacolo passivo di iniziative speculative, che la stanno già degradando a città-dormitorio, peraltro senza alcun vantaggio per l’economia e l’occupazione locale, squilibrando ulteriormente il rapporto tra offerta di consumi e capacità di spesa della comunità locale. La nostra città ha esigenza di abbandonare forme di sopravvivenza fondate sulla rendita e su investimenti i cui profitti restano chiusi in ristrette cerchie di comitati d’affari, e deve invece aprirsi la strada verso nuovo e reale sviluppo con la promozione di attività stabili, durature ed evolute, per realizzare innanzitutto reddito da attività produttive; la nostra comunità deve tutelare il suo territorio dalle più varie forme di aggressione, conservare la propria identità e dignità civica, riappropriarsi del suo destino. L’urbanistica è allora il terreno sul quale si misura in maniera inequivocabile la caratura e l’affidabilità di una amministrazione, di una intera classe politica locale, delle rappresentanze delle categorie imprenditoriali e professionali, delle associazioni culturali-ambientaliste; è soprattutto il terreno su cui si misura il livello di partecipazione democratica informata e responsabile dei cittadini alle scelte fondamentali per il futuro della comunità. Su questo argomento RINASCITA CITTADINA sfida apertamente ad un confronto pubblico le forze politiche che si apprestano a chiedere il voto ai cittadini sammaritani. (12 febbraio 2007-21:00)





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