PROVINCIA DI CASERTA E ICSR: IL 10 SI RICORDANO LE FOIBE
Data: Giovedì, 08 febbraio @ 14:49:44 CET
Argomento: Cultura




“Foibe, il giorno del ricordo” è il tema della manifestazione promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Caserta che si terrà sabato 10 febbraio 2007 a Caserta nella sala conferenze di Villa Vitrone, in via Fulvio Renella, con inizio alle ore 17. Il programma dell’iniziativa, che si avvale della collaborazione dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza “Vera Lombardi” e del Centro Studi “Francesco Daniele”, prevede, in apertura, i saluti del presidente della Provincia Sandro de Franciscis, dell’assessore alla Cultura della Provincia Tiziana Panella e del sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti e, quindi, gli interventi di Francesco Soverina (ICSR “Vera Lombardi”) su “L’area di confine nord-orientale: persecuzioni, foibe, esodo dei giuliano-dalmati durante il secondo conflitto mondiale” e di Felicio Corvese (ICSR-Centro Daniele) su “Memoria e racconti delle vicende delle genti giuliane e dalmate”. Seguirà, con Brunella Cappiello, la lettura di testimonianze e brani di scritti di Umberto Saba, Pierantonio Quarantotti Gambini, Anna Maria Mori, Fulvio Tomizza, Biagio Marin, Carlo Sgorlon e, con la cantante Laila, l’esecuzione di musiche e canti ispirate al tema dell’esodo. (8 febbraio 2007-14:48)

Foibe, una mostra al Liceo di Aversa

In vista della “Giornata del Ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli istriani, giuliani e dalmati” il comitato 10 Febbraio organizzerà una mostra sulle Foibe all’interno del Liceo Scientifico di Aversa "E. Fermi", venerdì 9 febbraio dalle ore 10. All’interno del Liceo verrà allestita una mostra fotografica alla quale assisteranno tutti gli studenti. Un ringraziamento speciale per l'evento va a Pasquale Pellegrino, Giosuè Amoroso e Leopoldo Golia e alle autorità del Liceo Scientifico "E. Fermi". "Ricordo le migliaia e migliaia di uomini, donne, anziani e bambini, lasciati morire nel buio di una foiba, seppelliti vivi tra i morti. Perché si risparmiassero le pallottole. Ricordo maestri, preti, soldati, operai, studenti seviziati e uccisi dalle milizie comuniste jugoslave nelle scuole, in strada, in chiesa, in casa propria. Cadaveri disseminati senza pietà lungo tutto il confine nord-orientale d'Italia. Ricordo giovani donne torturate con tenaglie roventi, rinchiuse in gabbie di ferro, stuprate ed esposte al ludibrio degli uomini di Tito. Ricordo quei carnefici ancora impuniti, prosciolti dall'accusa di sterminio per aver operato in territorio "extranazionale" o mai neanche processati. Ricordo la disperazione dei 350 mila esuli italiani di Fiume, dell'Istria, della Dalmazia. Costretti ad abbandonare le loro case, le loro terre, i loro ricordi radicati nei secoli. Ricordo migliaia di persone scomparse nel nulla che l'Italia, l'Europa ed il mondo hanno fatto finta di dimenticare. Ricordo il silenzio degli storici di partito e l'omissione complice della scuola pubblica italiana, perché le giovani generazioni non sapessero, perché non ricordassero", recita un volantino del comitato 10 Febbraio.





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