Casertasette - SEQUESTRO DA 150 MILA EURO AI BELFORTE: INQUIRENTI AVVIANO RISCONTRI

I carabinieri del comando provinciale di Caserta hanno iniziato questa mattina ad esaminare la copiosa documentazione trovata ieri insieme con denaro, circa ottomila euro in contanti, oro, gioielli e costosi orologi, per lo più Rolex, per un valore di oltre 150 mila euro, nel corso di perquisizioni nelle abitazioni dei fratelli Salvatore e Domenico Belforte, e di Bruno Buttone, considerati ai vertici del clan camorristico dei Belforte, meglio conosciuto come il clan dei "mazzacane", operante in una vasta zona compresa tra Marcianise e Caserta. I decreti di perquisizione sono stati emessi dai sostituti procuratori della DDA, Giovanni Conzo e Raffaello Falcone dopo l'arresto del mese scorso di Buttone e delle mogli dei fratelli Belforte, Concetta Zarrillo e Maria Buttone, accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso e di induzione a rendere dichiarazioni mendaci all'Autorità Giudiziaria, con l'aggravante del metodo mafioso. Le mogli dei due capiclan, in particolare, sono accusate, tra l'altro, di avere indotto un componente del consiglio di amministrazione di "Oromare s.c.a.r.l.", in corso di realizzazione a Marcianise, al quale era stata imposta una tangente, a ritrattare le dichiarazione rese all'Autorità Giudiziaria. Buttone è stato invece arrestato perché accusato di una serie di estorsioni ai danni di commercianti di Caserta e Marcianise. I documenti sequestrati, tra cui assegni firmati sono ritenuti di particolare importanza per gli sviluppi delle indagini sull'attività dell'organizzazione malavitosa, che da tempo ormai, dopo essere riuscita a prevalere sull'altro clan marcianisano, quello dei "quaquarone", guidati dai cugini ed omonimi Achille Piccolo, controlla estorsioni e traffici illeciti in una vasta zona che parte da Marcianise e si estende nel capoluogo e nei i comuni limitrofi. Gli investigatori non escludono che il denaro ma anche gioielli ed orologi siano stati acquisiti illecitamente attraverso attività estorsive. (6 febbraio 2007-16:30)