CONFINDUSTRIA: IL PRIMO NUMERO DI CASERTA ECONOMIA E' SUL WEB
Data: Mercoledì, 31 gennaio @ 19:58:37 CET
Argomento: Economia




Approda sul sito web di Confindustria Caserta il primo numero di "Ce - Caserta Economia", il giornale on line dell'associazione datoriale di via Roma. Il periodico, che si indirizza sia agli associati e sia agli operatori dell'informazione, si può consultare all'indirizzo www.confindustriacaserta.it o anche impostando direttamente www.casertaeconomia.it e, volendo, stampare. Sul primo numero, con la presentazione del direttore responsabile Antonio Arricale, una riflessione del presidente degli industriali Caserta, Carlo Cicala, sulla visita del premier Romano Prodi e il summit di governo a Caserta. Quindi una serie di notizie attinenti alla vita propria dell'associazione e una serie di indicatori economici. Da segnalare, in particolare, un servizio sotto la voce "Internazionalizzazione", con riguardo alla percezione che gli imprenditori hanno della Cina, mercato che rappresenta, secondo i punti di vista, un'opportunità o una preoccupazione economica in più. I dati pubblicati sono relativi ad una recente indagine condotta dalla società di consulenza Summit su imprenditori e top manager. Di seguito, la riflessione di Cicala sulla visita del presidente del Consiglio a Caserta: "Molti opinionisti e commentatori politici in questi ultimi giorni si stanno interrogando sul dopo 'seminario di Governo' svoltosi l'11 e 12 gennaio u.s. a Caserta presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Non tocca certo a chi scrive individuare se sia stata una sconfitta dei riformisti ovvero una vittoria della c.d. sinistra radicale: sono temi che lasciamo volentieri a chi del mestiere di commentare ed analizzare le vicende politiche nazionali ne fa una professione. Né tanto meno ci compete discettare sulle decisioni annunciate dal Governo in tema di politica economica ed industriale per la Nazione e per il Mezzogiorno e, nemmeno, se si tratti di annunci nuovi o riedizioni di programmi già scritti dai loro predecessori. A noi operatori sul territorio interessa che l'ondata di interesse che ha coinvolto Caserta sotto la luce dei riflettori nazionali ed europei - possa in qualche modo aiutare il territorio a risollevarsi dal dimenticatoio nel quale in questo ultimo ventennio pare abbandonato. Certo, non è facile ritagliarsi una attenzione per un comprensorio che quotidianamente vive in una sostanziale simbiosi economico-produttiva con la Provincia di Napoli, alla quale vanno indubbiamente ascritti i valori di assoluta ed indiscussa preminenza in termini economici e politici. Una provincia, tra l'altro, quella di Caserta che, giova ricordare per esempio, non riesce ad esprimere nella Giunta Regionale un Assessore, come invero ottengono altre aree della Campania, meno popolose ma certamente più organizzate per quanto riguarda la rappresentanza politica e che, a livello governativo, esprime un unico, seppur validissimo, Sottosegretario di Stato. La pervicace ostinazione delle Organizzazioni Sindacali, però, ha ottenuto per il prossimo 7 febbraio un primo significativo riscontro all'appello del territorio, con la convocazione a Palazzo Chigi di una apposita riunione per discutere sulle situazioni occupazionali più urgenti. Alla luce di queste considerazioni solo accennate appare dunque ancor più meritorio lo sforzo e l'impegno di coloro che sono riusciti, nel portare a Caserta una fase decisoria importante per il nostro Paese, ad ottenere per Terra di Lavoro una attenzione mediatica mai raggiunta, una volta tanto non per fatti di cronaca a cui i media sembrano particolarmente solerti ed attenti. Questi nostri uomini politici hanno inteso certamente candidare Caserta non per dimostrare principalmente le rinomate doti di accoglienza ed ospitalità cittadina agli illustri ospiti ma, piuttosto, a modesto avviso di chi scrive, per tentare una abile ma corretta operazione di recupero di attrattività politica, di riscatto di posizioni, di recupero nella lunga fila delle attese. Un'azione perseguita nei confronti di una classe governativa negli ultimi vent'anni spesso distratta da vicende portate all'attenzione esclusivamente dagli esponenti locali presenti nel Governo, ai quali fanno riferimento in quel determinato momento storico le alleanze di maggioranza parlamentare e politiche. Noi non sappiamo oggi determinare se e in che misura l'intelligente operazione politica ha sortito effetti concreti; ma sappiamo, però, con altrettanta certezza che è necessario sostenere tale azione ad ogni livello, cogliendo questa opportunità unica e trasformarla in una chance per il Governo. Un'opzione per Prodi e dei Suoi Ministri per di dimostrare che una situazione certamente non facile può essere trasformata in un'occasione di sviluppo. Il ruolo ed il compito che alle realtà economiche ed imprenditoriali della nostra provincia oggi spetta è quello di dare convinto sostegno e reale supporto al governo del territorio che ha operato un abile sorpasso all'esterno di una lunga fila. Ora tocca alla classe imprenditoriale, proseguendo con la parafrasi, utilizzare al meglio il telepass". (31 gennaio 2007-19:58)





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