CONFINDUSTRIA CASERTA, CORTESE: PATTO FORMATIVO PER FILIERA BUFALINA
Data: Giovedì, 25 gennaio @ 17:59:25 CET
Argomento: Economia




“Il patto formativo locale è un nuovo strumento di programmazione negoziata, che ha come obiettivo quello di favorire il coordinamento dei soggetti che operano su uno stesso territorio di riferimento, al fine di migliorare la qualità delle azioni di formazione. Sotto questo aspetto il patto formativo può diventare uno strumento formidabile per la crescita e lo sviluppo di una filiera produttiva sempre che se ne colga appieno lo spirito informatore. Vale a dire, evitare la frammentazione e favorire le politiche e valorizzazione delle risorse locali e, in ultima analisi, dell’occupazione”. Lo ha detto Bruno Cortese, presidente della sezione Agroalimentare di Confindustria Caserta, soggetto capofila del Patto formativo locale della filiera bufalina, tornando sulla polemica accesa dalle associazioni provinciali Coldiretti, Cia e Confartigianato che hanno disertato, l’altra sera, il tavolo istitutivo ritenendo a torto - illegittima la posizione dell’associazione degli industriali nel ruolo di soggetto capofila. “Questo nuovo strumento ha l'obiettivo di cogliere al meglio gli aspetti connessi alle peculiarità del territorio; di ricostruire le azioni secondo logiche di filiera produttiva; di rafforzare i processi generati dalle iniziative di sviluppo territoriale; di facilitare lo svolgimento di processi di partecipazione; di introdurre modalità procedurali che assicurino efficienza e efficacia delle azioni”, ha ricordato Cortese. E ha aggiunto: “La polemica di Coldiretti, Cia e Confartigianato è chiaramente strumentale e in mala fede. Essa tradisce, infatti, non soltanto un’ignoranza spaventosa e preoccupante della disciplina che regola lo strumento regionale varato dagli assessori Cozzolino e Gabriele, ma anche una gretta posizione riconducibile a meri interessi di bottega che nulla hanno a che fare con lo sviluppo delle categorie rappresentate, e più in generale con delle attività produttive e del territorio”. Peraltro, “il tavolo costitutivo del Patto ha registrato l’adesione di molti ed autorevoli enti, istituzioni e associazioni”, ha ricordato Cortese. Alla riunione del 23 scorso, infatti, hanno partecipato, oltre alla Provincia con gli assessori Francesco Capobianco e Domenico Dell’Aquila, il comune di Caserta con l’assessore Arturo Gigliofiorito, la Seconda università degli studi di Napoli con i professori Benedetto Di Blasio e Raffaele Martone, Raffaele Garofalo (presidente dell’Associazione nazionale allevatori bufalini), Pasquale Vigliotti e Roberto Rossano (Consorzio Mozzarella di Bufala), Pasquale Franzese (Ilc Mandara), Giuseppe Bartolommei (Ascom Confcommercio), Pasquale Giglio (Confesercenti), Tommaso Picone (Confagricoltura), Pietro Monaco (Confapi), Alessandro Fucci (Solving), Michele Izzo (Ga.Fi Sud), Vincenzo Iasimone e Vincenzo Martorella (Associazione Cuochi Casertani), Giuseppe Staro (Scuola d'Impresa), Benedetto Arricale e Antonio Galloro (Cgil Flaai), Michele Colamonici (Cgil), Carmine Crisci (Cisl), Antonio Farinari e Mariarosaria Arena (Uil), Aldo Assirelli (Cisal) e Gustavo Cementano (Ugl). (25 gennaio 2007-18:00)





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