CASERTA: ITALIA DI MEZZO PRONTA CON 5 LISTE IN CINQUE COMUNI
Data: Sabato, 30 dicembre @ 06:51:39 CET
Argomento: Politica




Caserta - (di Vito Faenza) - Cinque liste nei cinque comuni dove si voterà in primavera ( Aversa, Santa Maria Capua Vetere, Sessa Aurunca, San Felice a Cancello, Casal di Principe) per sfrangiare i due blocchi, dare fiato ai moderati che vogliono stare « in mezzo » . In tanti hanno risposto nel casertano all'appello di Marco Follini che ritiene il bipolarismo italiano non sono imperfetto, ma anacronistico, e così per presentare il movimento che diventerà partito in Terra di Lavoro a metà gennaio con una convention alla quale parteciperà lo stesso Follini sono arrivati in tanti. Stefano Graziano, responsabile dell'organizzazione ha fatto gli onori di casa, un po' perché le sue radici sono in Terra di Lavoro, un po' perché qui, più che altrove, l'asfissia politica sta avvolgendo amministrazioni e partiti e perché in questa provincia la sfida è alta e altra: « Abbiamo iniziato qui con grande entusiasmo e abbiamo regitrato condivisioni al nostro progetto che sono arrivate sia dal centrosinistra che dalla Cdl — ha spiegato Graziano — e qui, laboratorio politico, già sono stati aperti decine di circoli, che stanno per diventare 104, uno per comune » . L'idea che guida questo sforzo è quella che nel nostro paese esistono quattro blocchi uno della sinistra antagonista ( con Rc e Comunisti italiani) una riformista ( Pd, Rosa nel pugno, Verdi, Idv eccetera) uno di centro e uno che di identifica in una destra che è diventata sì europea ma che non ha nulla a che spartire i moderati e il Ppe. A Caserta poi c'è anoressia politica specie in Fi ( spiega Carlo Marino per nove anni assessore a Caserta) dove il movimento non è diventato partito e dove pro prio per assenza di dibattito si è arrivati a una serie di sconfitte che non potrà essere invertita se al centrosinistra non saranno contrapposte idee forti che vengono dal basso. Per le aggregiazio ni in caso di ballottaggi nei cinque comuni dove si vota con il proporzionale non esiste un problema — aggiunge ancora Graziano — le decisioni verranno prese nei circoli dei Comuni interessati sulla base di uomini e programmi. L'Udc a Caserta, come nel resto del paese sta usando tattica politica senza alcuna strategia e allora meglio fare come ad Aversa ( dove si è aperto il tavolo dei moderati) o in provincia di Caserta dove si ha il coraggio di affrontare a due mani ( spiegano Gennaro Morra ed Enzo Gambardella) le questioni cercando di trovare soluzioni e interpretare al meglio lo slogan Folliniano ( « una forza che dice quello che pensa e fa quello che dice » ) . « Noi vogliamo partire dal basso — spiega Graziano — per cui niente leader o investiture senza la convention. La nostra struttura parte dai circoli, che si aggregano poi in rappresentenze che rispecchiano i sette collegi della Camera, che poi danno vita all'organismo provinciale e così via » . Restano alcuni nodi: uno è l'alleanza con Mastella più volte riproposta e quello dei comuni con una popolazione al di sotto dei quindicimila abitanti. « Nel primo caso saremo presenti sia noi che l'Udeur — sostiene Graziano — se ci saranno le condizioni per presentare un candidato sindaco comune lo verificheranno le nostre strutture locali, nel secondo dovremo cercare aggregazioni con altri partiti, perché lo impone il sistema di votazione, e anche in questo caso l'ultima parola spetterà ai circoli che stanno nascendo verificare le agibilità politiche di aggregazioni di centro » . Fine della discussione, resta il nodo di quando si voterà per appuntamenti importanti come Europee, Regionali, Politiche. « M a abbiamo tempo » , sorride Graziano e più sorridente di lui è Enzo Pascucci che dal basso porta in dote cinquemila voti, quelli ottenuti nel 2005 con l'Udc. (dal Corriere del Mezzogiorno del 30 dicembre 2006)





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