CASERTA,GRATTA E VINCI (VINCENTI) ESPOSTI IN FOTOCOPIA.SPECCHIETTO PER ALLODOLE?
Data: Mercoledì, 20 dicembre @ 07:46:57 CET
Argomento: Cronaca




CASERTA — (di Franco Tontoli) - Fotocopie di gratta e vinci regolarmente vincenti dopo la rituale grattata. Nella vetrina della sua rivendita tabacchi nella centralissima via Mazzini, Salvatore Di Crescenzo le espone come panni del bucato, freschi di benedizione da parte di quanti hanno riempito il portafogli di una buona manciata di euro. Questo bucato di fortuna, che nemmeno il Signor Bonaventura ( personaggio che Sergio Tofano disegnava nei fumetti del Corriere dei Piccoli di tanti decenni fa) si sarebbe sognato d'immaginare, lui che pure distribuiva bigliettoni in cambio di buone azioni, occupa la parete di vetro, oscura i gadget ed i monili e tutto quel che c'è tabaccheria. Attira passanti con acquolina in bocca. « Quell'esposizione è un adescamento, altro che vincite. Quelle fotocopie sono una bufala, una pubblicità gratuita, concorrenza sleale verso noi altri rivenditori, che di vincite dai grattini ne distribuiamo per come veramente ne vengono, senza forzature pubblicitarie » . E' Domenico D'Agostino, titolare di un'accorsata tabaccheria in corso Giannone, a suonare la carica della protesta. Alla vetrinetta del reparto lotto superenalotto grattavinci del suo esercizio, fotocopie di vincite sono esposte senza che oscurino il resto dell'esposizione. « Insomma — fa capire D'Agostino — da queste parti, la fortuna ci passa ma senza abitarci in pianta stabile come altrove » . E dall' ' altrove' è partita una denuncia. Le allusioni non sono piaciute a Salvatore Di Crescenzo. « Le fotocopie sono sempre lì — dice — non le rimuovo, possono essere controllate da chi vuole, con l'ausilio del bollettino ufficiale per comparare i numeri di serie. Le dichiarazioni velenose le lascio e chi le ha espresse, ma non ho potuto fare a meno di presentare denuncia per l'accusa di pubblicità scorretta » . È indignato, il Salvatore « grattad'oro » , ma col sorriso. E sorridono anche alcuni clienti presenti alla conversazione, tutti freneticamente intenti nella grattata mattutina, prima del caffè al bar. Di corsa all'altro capo della città, a riferire al signor D'Agostino, quello della fortuna misurata. « D enuncia, e a chi? — dice divertito — . Io non ho fatto nomi, ha parlato genericamente perché sono parecchie le ricevitorie e le tabaccherie che espongono fotocopie di tagliandi presunti vincenti come bandiere. La concorrenza va fatta rispettando le regole» . La disputa è destinata a continuare. Nel frattempo i tagliandi girano come palline impazzite nella roulette virtuale delle ricevitorie casertane. (dal Corriere del Mezzogiorno di mercoledi 20 dicembre 2006)





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