CONSIGLIO PROVINCIALE: TROMBETTA CRITICA ASSENZA NUMERO LEGALE SU TEMI VITALI
Data: Lunedì, 18 dicembre @ 13:56:20 CET
Argomento: Enti e Comuni




CASERTA- “Quanto è accaduto nella ultima seduta di consiglio provinciale, andata deserta perché la maggioranza non disponeva del numero legale, è la prova del nove che questa Unione nonostante i numerosi innesti è una vera e propria armata Brancaleone sprovvista della benché minima programmazione politico-amministrativa e finanche di un senso di responsabilità in considerazione degli argomenti all’ordine del giorno che dovevano essere vagliati”. Gerardo Trombetta, consigliere provinciale indipendente del centrodestra, si scaglia contro l’amministrazione di centrosinistra guidata dal presidente De Franciscis che, nella mattinata di ieri, avrebbe dovuto discutere in aula della questione annosa legata alla liquidazione dell’Acms, della costituzione dell’agenzia Aequa inerente il controllo sull’energia sostenibile e su alcune questioni legate ai piani regolatori di Maddaloni e di Sessa Aurunca. E, invece, se ne dovrebbe riparlare oggi ammesso e non concesso che la maggioranza riesca a portare in aula almeno un terzo dei consiglieri di cui, almeno sulla carta, disporrebbe. “Per senso di responsabilità – aggiunge il consigliere Trombetta – saremmo stati finanche disponibili a garantire noi delle minoranze il numero legale in consiglio ma, evidentemente, questo nostro scrupolo deve essere stato da qualcuno equivocato e scambiato per una volontà assoluta di fare da puntello a uno schieramento che non riesce a mettersi d’accordo su nulla. E che, anzi, a dispetto di uno strapotere meramente numerico è riuscita, per la prima volta da un decennio a questa parte, a mandare deserta una prima seduta consiliare. Un vero e proprio record che la dice lunga sulla compattezza solo apparente della stessa dove, ora è lecito affermarlo in maniera palese, la costituzione del gruppo unico tra Ds e Margherita, che pure fu presentato come la panacea ideale per tutti i mali dell’amministrazione, non solo non è servito a nulla ma, per tanti aspetti, ha addirittura complicato ulteriormente il fragile equilibrio su cui si poggiava la giunta e la maggioranza del presidente De Franciscis. E, per quanto mi riguarda, oggi non parteciperò alla seconda seduta atteso che la giunta ha ribadito ancora una volta l’esproprio del ruolo del consiglio provinciale ridotto a ruolo davvero molto emarginale”. (18 dicembre 2006-13:56)





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