Casertasette - ATTENTATO IRAQ: VENTRE FIRMA REGISTRO E SCRIVE A PREFETTO CASERTA

In occasione del lutto nazionale per l’attentato in Iraq il presidente della Provincia di Caserta Riccardo Ventre, dopo aver firmato in mattinata il registro di condoglianze approntato in Prefettura, ha scritto al massimo rappresentante territoriale del Governo Carlo Schilardi per manifestargli ufficialmente il cordoglio dell’Ente per la strage di Nassiriya. “Molte volte – si legge nella lettera al Prefetto - usiamo renderci interpreti del comune sentire delle popolazioni. Credo però che questa volta io possa interpretare la totalità dei cittadini, i loro sentimenti di dolore, lo sdegno per il vile attentato contro una forza di pace, dato che tale e non altro è il ruolo delle nostre Forze Armate nelle missioni umanitarie all’estero, significando il grande cordoglio dei cittadini di Terra di Lavoro. Desidero anche – ha continuato Ventre - sottolineare la grande, generalizzata solidarietà con le famiglie delle vittime, mogli, figli, fratelli, sorelle e genitori di tanti giovani travolti dalla furia omicida, cieca e abietta che li ha sottratti alla loro gioventù ed agli affetti”. Quindi il presidente Ventre sottolinea il significato del sacrificio degli italiani a Nassiriya: “Il mio auspicio è che il Capo dello Stato, nella Sua grande sensibilità, voglia considerare autentici eroi i carabinieri, soldati e civili italiani caduti in Iraq, gratificandone la memoria con le opportune onorificenze della Repubblica ed assicurando alle famiglie lacerate dal dolore, tutto il sostegno dello Stato Italiano. Voglio anche sperare che Lei, autorevole rappresentante dello Stato, voglia rendersi interprete del comune sentire presso il Presidente della Repubblica ed il Governo, affinché, ciascuno nell’ambito delle proprie attribuzioni, voglia adoperarsi in tal senso. L’auspicio è anche che i nostri giovani, tutti, possano identificarsi in quei ragazzi privati del naturale diritto al futuro, per sentirsi più consapevoli del ruolo internazionale per la costruzione della pace, cui il nostro amato Paese non rinuncerà”.