VICENDA ACMS, VENTRE: 'FACILE RISOLVERE CON LICENZIAMENTI. VITTORIA DI NAPOLI'
Data: Domenica, 10 dicembre @ 20:50:23 CET
Argomento: Enti e Comuni




Caserta - (di Riccardo Ventre, Eurodeputato) - Abbiamo appreso dai giornali che presto sarà bandita una gara per la gestione del trasporto pubblico in provincia di Caserta. Ma dietro un’operazione all’apparenza lecita e trasparente si nasconde la vera verità, ossia anche il trasporto pubblico casertano rischia di cadere nelle mani della politica napoletana. Questo, si badi bene, era da tempo il progetto dell’assessore regionale Cascetta che in tale direziona ha esperito vari tentativi anche quando io presiedevo questa provincia. Ma all’epoca ha trovato, con il centro destra, sempre una chiusura netta a tutela dell’economia casertana. Dopo un anno e mezzo di attese e di perdita di tempo ecco che De Franciscis e la sua giunta pare prendano la decisione della dismissione della società casertana. Devo dare atto alla mia giunta, che se pur con innumerevoli sacrifici, ma con coraggio, insieme a me ha voluto, durante la mia presidenza, assicurare la vita di questa società. E ciò naturalmente significava il mantenimento dell’intera massa occupazionale. Siamo stati i soli ad assicurare, assumendocene tutte le responsabilità, le provviste per gli stipendi, pur di fronte ad una enorme mole di dipendenti che di fatto erano in soprannumero rispetto alle effettive esigenze. Mai ci ha solo sfiorato il pensiero di licenziare anche una sola unità. Tutti questi sforzi oggi si rivelano completamente vani. Si parla sui giornali di responsabilità ma ciò che invece è di tutta evidenza è la irresponsabilità di questi amministratori guidati dal presidente della Provincia che mettono in liquidazione, unica provincia in Campania e nel mezzogiorno, l’ACMS. E’ vero che l’ACMS ha debiti ma tutto ciò deriva dalle mancate entrate da parte dei comuni consorziati ed a tal proposito mi riservo di far pubblicare il lungo elenco dei comuni inadempienti dal quale si potrà evincere, con assoluta chiarezza, che la stragrande maggioranza di essi è retta da amministrazioni di centro sinistra. E questo per amore di verità e per smascherare quella che, senza una puntuale conoscenza dei fatti, può apparire come l’unica operazione possibile. Essa nasconde una realtà ben diversa e tutto quanto detto appare come un’ulteriore e grande bugia di questa amministrazione agli ignari cittadini. Ancora una volta quindi ci troviamo di fronte ad una dismissione della casertanità a favore della napoletanità. Servirà forse questo ad appianare gli ormai difficili rapporti di De Franciscis all’interno della coalizione di centro sinistra? E’ questo il prezzo che i casertani devono pagare per rimediare agli errori della sua megalomania?. Allora un appello è d’obbligo a quella parte dei sindacati non appiattita sulle posizioni di centro sinistra affinché vigilino perché nel bando che sembra ormai deciso sia inserita la clausola di salvaguardia dei livelli occupazionali, un appello alle aziende private di trasporto casertane ed anche agli enti pubblici ed a tutti gli operatori economici affinché, nella malaugurata ipotesi dovesse realizzarsi questo scellerato disegno di De Francisics e compagnucci, si mettano insieme per costituire una cordata che faccia mantenere il trasporto pubblico casertano in mano ai casertani. (10 dicembre 2006-20:50)





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