SPETTACOLI, PICCOLO TEATRO CTS DI CASERTA: IN SCENA 'CRASTULA'
Data: Giovedì, 07 dicembre @ 18:19:17 CET
Argomento: Spettacoli




Arnolfo Petri al quarto appuntamento con la stagione del Piccolo Teatro Cts di via Ruggiero a Caserta, previsto per sabato 9 alle ore 21 e domenica 10 alle ore 20. Il titolo dello spettacolo è “Crastula. Naufragio per una città senza più speranze”, scritto e diretto ed interpretato da Arnolfo Petri. In scena, oltre allo stesso Petri, ci saranno Marina Billwiller, Massimo Odierna, Marianna Confessore e Gianni Balzano. Scene della First Scene, musiche originali di Marco Mussomeli, costumi de La Primiere, assistente alla regia Emanuele Alcidi, tecnico audio/luci Antonio Pesacane. Scritto a dieci anni di distanza da “Terraemotus, cataclisma per una città senza più intenti”, viaggio allucinato ed appassionato nelle “crepe oscure del cataclisma ideologico” che colpiva Napoli negli anni ’90, “Crastula” rappresenta per Petri un nuovo quanto doloroso viaggio nel “ventre malato di questa città”. Un’ode felice e disperata, allucinata eppure incantata, violenta ma al contempo dolce sulle “crastule” ovvero le “schegge taglienti” in cui Petri si diverte a frantumare lo specchio deformante che è ormai divenuta questa “brutta sporca città”. Rivisitando, apparentemente alla rinfusa, materiale poetico e musicale che partendo da Omero giunge fino alle ispide atmosfere della drammaturgia contemporanea, Petri affonda i suoi coltelli linguistici e stilistici, con la sua prosa e i suoi versi taglienti, sulle cinque “schegge” (il mare, questo nostro popolo di sole, l’amore, la notte, ‘e ccriature) che da sempre evocano nell’immaginario comune bagliori ”oleografici e naturalistici” e che invece sottendono le luci e le ombre, il giorno e la notte, la speranza e l’abbandono che si respirano tra i miasmi dei vicoli di questa città. Un’ode, insomma, “incazzata” ma al contempo “innamorata”. Un amore così poco razionale e immotivato per una città così tanto “matrigna” e “crudele”, ma pur sempre “mater”. Si tratta comunque di un viaggio tra canzoni, prosa e versi nel ventre malato di Napoli. Insomma, un concerto spettacolo per l’appunto poco oleografico e molto ruvido. Arnolfo Petri è regista, drammaturgo, poeta e attore. Muove i suoi primi passi sul finire degli anni Settanta come doppiatore al seguito di Anna Miserocchi. Direttore artistico del Teatro Il Primo, rettore dell'Accademia teatrale Il Primo nonché direttore della Compagnia dell'Accademia, tra i suoi spettacoli si annoverano particolarissime riletture di classici del teatro internazionale come "Menecmi " (1998) da Plauto, "La Locanda del Gufo" (1999), liberamente tratto da "L'Albergo del Libero Scambio" di Georges Feydeau, "After La Tempesta” (2000) da "La Tempesta" di Shakespeare, "Il Bacio della donna ragno" (2001) da Puig, "Elettra" (2002) da Sofocle, "Caligola" (2003) con Jessica Rizzo, dall'originale di Albert Camus, e "Yerma" (2003) con Marina Suma, liberamente tratto dall'originale di Lorca. (7 dicembre 2006-18:18)





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