SPEATTACOLI, TEATRO: TERZO APPUNTAMENTO AL CTS DI CASERTA
Data: Martedì, 28 novembre @ 21:56:59 CET
Argomento: Spettacoli




Dopo lo straordinario spettacolo della scorsa settimana, si arriva al terzo appuntamento della quindicesima Stagione Teatrale del “Piccolo” casertano di via Ruggiero con ”Non si sa come” di Luigi Pirandello, in cartellone per questo fine settimana, sabato 2 dicembre alle ore 21 e domenica 3 alle 20. Lo spettacolo sarà presentato dalla Compagnia Teatrale Elsinore e a calcare il palcoscenico ci saranno Riccardo Leonelli, Maia Orienti, Ilaria Bottiglieri, Roberto Manzi e Antonio Santoro, sua anche la regia. Queste alcune note dello spettacolo. Il conte Romeo Daddi nasconde nella memoria un antico delitto: l’uccisione da ragazzino di un suo coetaneo. Una colpa gravissima che la mente ha astutamente rimosso per permettere alla vita di scorrere. Ma un giorno nella calura estiva l’imprevedibile accade: Romeo tradisce sua moglie Bice con Ginevra, la donna del suo migliore amico. Ancora una volta un gesto terribile e non voluto. Ma così è la vita: le cose accadono, non si sa come, ma avvengono. La sensazione di non essere veramente padrone dei propri atti gli rende la vita insopportabile. L’idea di non poter essere più sicuro di niente e di nessuno gli fa franare il terreno sotto i piedi. Meglio la farsa, meglio ridere di sé e delle finte certezze cui tutti si aggrappano, come naufraghi in tempesta. Ridere come un clown delle cose certe che si sanno e che nessuno discute. Ridere per non sentire le domande che come tarli corrodono il cervello. Di chi è la colpa di quel delitto che lui non ha mai voluto commettere? Siamo veramente padroni dei nostri atti oppure la imprevedibilità di un singolo gesto è in grado di modificare irrimediabilmente il nostro destino? Conosciamo veramente chi ci vive accanto? Troppe domande senza poter dare una risposta. Una sola certezza: l’umana fallacia, il marcio che prospera annidato dentro ognuno di noi, pronto a prendere il sopravvento in un momento di debolezza. Romeo sviluppa un desiderio morboso di cogliere in fallo le persone che lo circondano e, come Don Chisciotte con i mulini a vento, imbraccia la lancia per aprir crepe nel muro della finzione borghese. Quella stessa finzione che gli ha permesso inspiegabilmente di vivere pacificato per tanti anni, pur avendo le mani sporche di sangue e che ora rinnega con il riso e con il pianto. “Non si sa come” è un testo che la dice lunga sulla insopportabilità della finzione nelle relazioni interpersonali e sull’ineluttabilità del senso di colpa. La scissione dell’io tra ragione e istinto, tra legge e natura e la loro apparente inconciliabilità costituiscono il tema portante di quest’opera pirandelliana. (28 novembre 2006-21:56)





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