UNDICI ANNI PER UNA SENTENZA DEL TAR:GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA COME QUELLA PENALE
Data: Venerdì, 14 novembre @ 14:45:43 CET
Argomento: Cittadini e Giustizia




Dopo un iter giudiziario durato undici anni, il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, IV sezione, ha dato ragione ad un cittadino casertano che si era opposto ad un'ordinanza comunale con la quale si disponeva la demolizione di un manufatto che l'uomo aveva fatto realizzare nella propria abitazione al fine di consentire a due familiari invalidi di accedere comodamente ai vani. Il ricorso, curato dall'avvocato amministrativista prof. Ciro Centore, riguardava la costruzione di una struttura eseguita all'interno di un'abitazione colpita dal terremoto del 1980 tesa a rendere stabile il fabbricato, ma anche per consentire ai familiari del ricorrente (un fratello invalido ed un padre vedovo e paralizzato) di accedere comodamente ai vari piani. In particolare, la vicenda riguardava l'emanazione di un'ordinanza di demolizione del comune di Pignataro Maggiore (Caserta) contestata dal legale del ricorrente in quanto i lavori andavano considerati come ristrutturazione edilizia nel rispetto della legge urbanistica 451. Il Tribunale, infatti, ha ritenuto che nel caso specifico i lavori non erano e non potevano essere penalizzati attraverso un'ordinanza demolitiva di quel tipo. Pur esprimendo un plauso per l'accoglimento della sua tesi, il prof. Centore ha sottolineato l'«assurdità dei tempi giudiziari cui è costretto, nell'attuale sistema, un cittadino per salvaguardare i propri diritti. E' sempre più forte l'esigenza di accorciare questi tempi – ha commentato il professionista casertano – e di rapportare il nostro apparato giudiziario a tempi veloci ed europei. Dieci anni e più sono davvero assurdi».





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