«L’Europa non vede Napoli e Caserta esclusivamente come terre del crimine, dove accadono soltanto omicidi e faide tra clan rivali, ma anche come luoghi di cultura, turismo, storia e, perché no, tecnologia». Lo ha affermato oggi, nel corso di una conferenza stampa convocata nel foyer del Teatro Comunale, il presidente del Parlamento europeo, Josep Borrell Fontelles, in visita a Caserta. Borrell, che ha citato l’esempio del Cira di Capua, «realtà illustratami dal presidente della Provincia di Caserta Alessandro De Franciscis», ha anche confermato a quest’ultimo di una prossima visita nel capoluogo di Terra di Lavoro. Borrell, ha risposto ai giornalisti su domande riguardanti il mondo della scuola, dell’università e del cristianesimo in Europa ma non ha voluto commentare l’assenza di un eurodeputato di Caserta (Riccardo Ventre, N.d.R.) sottolineatagli da un giornalista che gli ha domandato quali benefici può apportare alla propria terra un deputato europeo. Borrell ha sottolineato l’importanza del voto dei deputati su questioni al vaglio del Parlamento europeo. Il presidente Borrell, parlando del mondo della scuola e rispondendo ad un altro giornalista, ha ribadito che «la situazione dell'università europea è negativa non solo in Italia. Anche in Spagna, ad esempio, non è buona. Tuttavia, ha avvertito, «non puo' esistere un' Europa che risolva i suoi problemi senza avere le competenze. Non possiamo pretendere di fare ricerca e innovazione a livelli competitivi senza investimenti importanti». Per il presidente del parlamento dell'Ue «a livello globale, in tutta l'Unione, dobbiamo fare tutti molto di più per la ricerca». (12 novembre 2006-18:35)
Sindaco Petteruti soddisfatto visita Borell
“La visita del presidente Borrell a Caserta ha rappresentato un momento felice per la città e per l’intera provincia. Si è concretizzato quell’avvicinamento alle istituzioni europee del quale sentiamo fortemente il bisogno per la risoluzione dei tanti problemi che frenano il progresso e lo sviluppo del nostro territorio”. Lo ha detto il sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti, commentando con soddisfazione la due giorni nella città della Reggia del presidente del Parlamento Europeo Josep Borrell Fontelles.
“Un presidente – ha aggiunto il sindaco Petteruti - che, con piglio disinvolto, con stile leggero e diretto, ha saputo affrontare le platee più scomode, quelle composte dai nostri giovani che non hanno lesinato domande pungenti e su temi anche scottanti. Nei due giorni trascorsi con il presidente del Parlamento europeo, l’incontro con la città è stato profondo. Abbiamo affrontato diverse problematiche, discutendo di Europa e del nostro futuro. La città di Caserta ha dimostrato di avere un approccio più che positivo verso le istituzioni europee, come ha dichiarato lo stesso presidente Borrell al termine del forum svoltosi al Teatro comunale. La speranza è che Caserta ospiti più spesso incontri internazionali di tale portata– ha concluso Petteruti - e che personalità così illustri traggano sempre una immagine estremamente positiva della nostra città, proprio come è avvenuto in questi giorni”.
Forum con Borrell
"Dobbiamo arrivare all'unificazione definitiva dell'Europa e, cancellando tutte le frontiere, dobbiamo diventare una sola cosa. Non bisogna più parlare di allargamento ma di riunificazione del nostro continente". Ha espresso più volte questo concetto, il presidente del Parlamento europeo, Josep Borrell, nel corso del "Forum dei cittadini sul futuro dell'Unione europea" ed al successivo incontro con i giornalisti, nel Teatro Comunale di Caserta, a conclusione della sua visita di tre giorni in Italia. Ai cittadini ma, soprattutto, ai giovani che gremivano il teatro, Borrell ha spiegato che "per sopravvivere l'Europa ha bisogno di realizzare proprio la riunificazione per fronteggiare l'epoca della globalizzazione ed, in particolare, Paesi giganteschi come l'India e la Cina che emergono a grandi galoppate". "Per sopravvivere, dunque, dobbiamo diventare una sola cosa - ha aggiunto il Presidente del Parlamento Europeo - e fare delle diversità dei nostri Paesi una sola forza, perché nonostante le distanze geografiche condividiamo gli stessi valori, gli stessi ideali, soprattutto la dignità della persona che è al centro di ogni iniziativa, di ogni interesse". Borrell ha auspicato, poi, per l'Europa un migliore equilibrio tra Stati membri vecchi e quelli di recente ingresso. Il presidente del Parlamento europeo si è detto convinto che "il gap tra vecchi e nuovi Stati membri è destinato a ridursi con gradualità" ed ha citato, in proposito, i positivi risultati raggiunti sino ad ora dalla Repubblica Ceca e l'Ungheria. I problemi della criminalità di Napoli, del Mezzogiorno, le questioni dell'ambiente e dell'immigrazione sono stati i temi principali delle domande che i cittadini, in modo particolare, i giovani hanno rivolto al presidente del Parlamento europeo. "Il Sud, Napoli, la Campania - ha sottolineato Borrell- non sono solo criminalità, non sono solo emergenza rifiuti. Ma c'é dell'altro: c'é gente per bene, operosa, c'é ricchezza di ingegno, di cultura. Ci sono immensi tesori dal punto di vista ambientale, architettonico, testimonianze storiche di enorme valore". Borrell ha, poi, spiegato che poco o nulla può fare il Parlamento Europeo per fronteggiare la criminalità o per evitare i danni ambientali. "Spetta ai singoli Stati, in questo caso agli enti locali, Regione, Provincia e Comuni - ha spiegato - affrontare e risolvere questi problemi, sfruttando anche le risorse comunitarie". Categorico, infine, il presidente del Parlamento europeo sulla questione dell' immigrazione clandestina. "L'immigrazione illegale- ha detto- è direttamente legata all'offerta illegale del lavoro". Nel corso del forum sono stati anche presentati i risultati del progetto 'ComunicarEuropa', rivolto agli studenti delle scuole superiori casertane.