VENTRE: 'BUONANOTTE CASERTA, NEL CAPOLUOGO LA POLITICA NON E' PIU DI CASA'
Data: Domenica, 05 novembre @ 20:43:16 CET
Argomento: Politica




(di Riccardo Ventre, Eurodeputato, Consigliere comunale a Caserta - Sembra proprio che la politica ormai non sia più di casa a Caserta. D’altro canto è triste ripeterlo ma lo avevamo già detto. Il personalismo del presidente della provincia e di alcuni suoi ormai non più occulti suggeritori, quale ad esempio l’immarcescibile Lello Menditto, proseguono nel loro lucido disegno di ricreare un gruppo di potere da andarsi a spendere politicamente presso i vari partiti ed ecco che, dopo i tentativi fatti di ritornare nell’UDEUR, ma ponendo pesanti condizioni, tentativi fatti di tornare nella Margherita, anche qui pretendendo di essere primi, ci si inventa un partito che non esiste, il Partito Democratico e puntualmente e legittimamente si viene sconfessati da coloro che a questo partito, con grande travaglio ideologico stanno tentando di dare vita a livello nazionale, ossia la Margherita ed i Democratici di Sinistra. Per perseguire il loro progetto avevano creato la lista civica “Farfalla”, lista che aveva espresso un consistente numero di consiglieri ma che oggi si dissolve come neve al sole per lasciare spazio alla costituzione di una nuova formazione ispirata al costituendo partito unico dell’Unione. L’aggettivo civica, che contraddistingueva la lista in oggetto, deriva dal latino “civis”. In genere tale tipo di lista si usa per dare la possibilità al cittadino, che non si sente legato a nessun partito, di votare per la persona e non per questo o quel partito . Ecco perché possiamo affermare che i casertani sono stati ingannati e gli è stato carpito un voto che oggi serve per altri scopi. E la cosa diventa ancora più grave se si considera che tale operazione è stata pilotata dall’alto, senza nessun coinvolgimento dei cittadini che a suo tempo hanno espresso quella preferenza. E se il passaggio da un partito politico ad un altro, e perfino da uno schieramento ad un altro, può e deve essere valutato nelle sue motivazioni con grande lucidità è, caso per caso, riprovato e disdicevole se non trova ragioni politiche a suo sostegno, il passaggio da una lista civica ad un sedicente partito politico costituisce la beffa peggiore che si possa fare agli elettori. Il personaggio che pilota questa operazione, De Franciscis, è, proprio perché privo di forza autonoma, una scheggia impazzita nel panorama politico casertano tutto teso a valorizzare un gruppo di potere che sta alle sue spalle già operante anni fa e cioè negli anni bui della nostra città, anni che videro il partito in cui essi ed io militavamo, la D.C., cancellata dall’avvento di tangentopoli. E’ evidente che quanto ho detto nei mesi scorsi oggi quidi trova riscontro nella realtà, ossia questo gruppo che lavora in funzione del potere oggi cerca di precorrere le tappe. Ma non bastano gli sconquassi che fino ad ora hanno già creato? Se si trattasse solo di sconquassi che riguardano loro ed il loro enturage poco importerebbe ai casertani. La paralisi invece che attanaglia ormai da più di un anno e mezzo l’ente provincia e quella che attanaglia la città capoluogo fin dal giorno della elezione del nuovo sindaco ha spento ormai ogni speranza dei casertani che forse con rassegnazione aspettano che, sia sulla vita della provincia, sia sulla vita del comune passino cinque anni completamente vuoti come già avvenne in quel più buio periodo della storia della città di Caserta che ormai è nota come amministrazione Bulzoni, prendendo ingiustamente nome da un sindaco galantuomo quale fu il prof. Bulzoni, prigioniero politico dell’attuale gruppo di potere. Ma i cittadini casertani con grande acume oggi anziché parlare di Bulzoni bis già incominciano correttamente a parlare di Petteruti Bis con evidente riferimento al ruolo primario che l’attuale sindaco aveva in quell’amministrazione. Il fatto è che con il loro comportamento la nostra città ne paga le conseguenze anche in termini di mancati traguardi in quanto i vertici regionali dei partiti tradizionali di centro sinistra, pur loro alleati, ormai non considerano affidabili politicamente né De Franciscis, né Petteruti per cui scavalcano Caserta a beneficio delle altre province campane. Un ultimo, importante e grave esempio è stato il tagliar fuori Caserta dalla TAV Napoli Bari. E questo, considerati i tempi relativamente recenti delle amministrative è solo l’inizio…. Buona Notte Caserta. (5 novembre 2006-20:42)





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