CRIMINE IN CAMPANIA E NAPOLI: EURODEPUTATO VENTRE FA ANALISI
Data: Venerdì, 03 novembre @ 21:05:33 CET
Argomento: Cittadini e Giustizia




(di Riccardo Ventre, Eurodeputato) - La venuta a Napoli del Presidente Prodi dà la sensazione di una delle tante passerelle alle quali ci hanno abituati ormai da tantissimo tempo i rappresentanti dei governi centrali a qualunque colore politico appartenessero. E’ sufficiente una recrudescenza degli omicidi perché si ricominci a parlare di esercito nelle strade, di repressione e di quant’altro è idoneo in situazioni normali, o quasi, di presenza del crimine. Si continua a ignorare, non so se volutamente o meno, che la criminalità, micro o macro che sia, nel sud dell’Italia e, per quanto ci riguarda, a Napoli ed in Campania affonda le radici in tempi e situazioni remote, mai sufficientemente affrontate e di conseguenza mai sufficientemente rimosse. Ed oggi non si riesce a cogliere la novità del fenomeno ossia la scomparsa della linea di demarcazione tra criminalità organizzata, piccola criminalità, criminalità giovanile. E’ una novità preoccupante perché ciò rende sempre più difficile il compito, già di per sé ingrato, delle poche Forze dell’Ordine esistenti sul territorio non riuscendo tante volte a far individuare un filo conduttore che porti a questo e a quell’omicidio. Ma il problema, a mio giudizio, ed a giudizio di tantissimi, non sta ovviamente solo nella repressione quanto piuttosto nel considerare che esiste ed è attuale una questione meridionale se per questione noi intendiamo un complesso di situazioni negative, specialmente se comparate a ciò che avviene negli stessi settori nella restante parte del Paese. Il riferimento è alla mancanza del lavoro, alla mancanza di infrastrutturazione adeguata, ivi compreso quella telematica, alla mancanza - in alcune zone – di cultura della legalità. Se i vari livelli di governo non decidono in maniera seria, non dilettantesca, di affrontare il problema dalle fondamenta, se i partiti politici non faranno opera di pulizia vera al loro interno laddove oggi, in entrambi gli schieramenti, vi sono partiti che hanno dirigenza non distante dalla criminalità organizzata, se i politici non cercheranno, con la complicità di un falso pentitismo, di liberarsi degli avversari scomodi accusandoli di vicinanza con la camorra con la conseguenza che tutti camorristi – nessun camorrista, e, soprattutto, se i cittadini tutti non prendono coscienza che siamo in un punto di non ritorno e che “ora o mai più”, se tutto ciò non avviene, ed in fretta, l’antistato sostituirà definitivamente lo Stato. (3 novembre 2006-21:04)





Questo Articolo proviene da Casertasette
https://lnx.casertasette.com

L'URL per questa storia è:
https://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=8400