FALSO MEDICO CASERTANO: LA STORIA ARRIVA IN RAI
Data: Domenica, 09 novembre @ 19:13:22 CET
Argomento: Cronaca




Una storia inquietante che ci ha ricordato, nelle scorse settimane, il protagonista del film “Un cuore in inverno”, un falso medico francese, che aveva ingannato amici, parenti e conoscenti, avendo raccontato di lavorare per l’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità), che improvvisamente vi smascherato. Quello pressappoco accaduto a Giovanni di Guida, falso medico 40enne di origin napoletane, domiciliato, da qualche anno con la sua compagna e la suocera a Sparanise, piccolo comune casertano. Finito nella rete del nucleo provinciale di polizia tributaria agli ordini del capitano Vittorio Capriello, e coordinato dal colonnello Giancarlo Pezzuto. La brillante operazione, condotta dal capitano Capriello, è stata ieri mattina descritta dallo stesso, negli studi di Via Teulada, nella trasmissione “Piazza Grande”, ideata dall’inossidabile Michele Guardì (è autore e regista di tre trasmissioni in onda ogni settimana) e condotta da Fabrizio Frizzi e Stefania (nella foto, con la nonnina volante di Piedimonte Matese). L’incredibile vicenda, segnalata alla redazione del programma, da un free lance casertano, ha subito colpito gli autori della trasmissione e programmisti registi, velocissimi nel contattare i vertici provinciali di Polizia Tributaria, per pianificare l’intervento in trasmissione. Occorre altresì ricordare, che le operazioni investigative, riguardanti il caso, erano state condotte dalla dottoressa Filomena Capasso della Procura di Santa Maria Capua Vetere, sulla base di decine di denunce, con emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con un provvedimento del giudice per le indagini preliminari Egle Pilla. Il medico immaginario, finito in cella- diceva di essere un primario di chirurgia d’urgenza dell’Ospedale Civile di Caserta: uno stregone travestito da medico, che faceva leva sulla paura di persone ignare, di folle paura che diminuiscono la normale percezione della realtà, in prospettiva di una malattia grave. Di Guida alle sfortunate vittime “forniva” tutto: malattie, speranza di miracolose guarigioni ed interventi “chirurgici”, che non lasciavano alcun segno sul corpo. Un pericolosissimo truffatore, che aveva dagnosticato persino un tumore ai polmoni ad un sanissimo ragazzo di tredici anni, simulando tre operazioni fantasma: “Effettuate”, fingendo di estirpare materiali organici e pezzetti di carne. E l’indagine degli inquirenti era partita proprio dopo la denuncia dei genitori del ragazzo, sconcertati dopo l’altrettanta falsa ed “infausta” diagnosi: formulata dal rampante “professore”, dopo aver personalmente accompagnato il ragazzo, in un centro diagnostico- per effettuare radiografie, poi ritirate ed esaminate dal falso medico. “Fibrosi cistica”, l’altra patologia inventata e interventi ai polmoni del ragazzo, che “incredibilmente”non presentava dopo, alcun tipo di cicatrice. Un vero miracolo! Sebbene Di Guida avesse operato sotto gli occhi dei familiari del giovane: estraendo “cisti”, da lui stesso inviate in laboratorio per il classico esame istologico. Carpendo la buona fede della famiglia, il santone, aveva affibbiato alla madre (affetta da comune mal di testa) del ragazzo, una rara malattia, sindrome di Minier”: vittima poi costretta ad assumere prodigiosi e costosi farmaci, procurati sempre dalla stessa mente diabolica. Una via crucis interminabile, per l’intera sfera familiare. Allo zio ed al nonno del ragazzo, per banalissimi mal di gola e di schiena, inventate altre gravi malattie, con successivi “interventi”, come l’aspirazione con l’ago delle tonsille, inducendo il nonnino ad assumere un farmaco oncologico, “l’eledone”. Diagnosi e cure che avevano consentito di estorcere alla famiglia, migliaia di euro. Sotto sequestro, erano finiti, documenti realizzati con abili fotomontaggi, che attestavano i titoli professionali dell’uomo, tesserino di riconoscimento, timbri, fatture (tutto rigorosamente falso), attrezzature mediche ed una rudimentale caldaia a vapore, utilizzata per eseguire esami radiologici.





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