*(NUOVA) RIVISTA DELLA PROVINCIA DI CASERTA: SI ACCENDE IL DIBATTITO*
Data: Giovedì, 19 ottobre @ 06:05:05 CEST
Argomento: Giornali e Giornalisti


Prosegue il dibattito accesso da un lettore sulla rivista dela Provincia di Caserta. Chiede una replica nuovamente il lettore Gianni Russo.

I precedenti 1

I precedenti 2

I precedenti 3



Chiedo e vi ringrazio anticipatamente per l'ospitalità, per una breve replica e purtroppo, constato, che in certi ambienti, a Caserta, vige ancora il tabù. Mi riferisco a quello del giornalismo: apriti cielo se parli di incarichi, di denari, di gettoni, di come certe persone si trovano a ricprire certi incarichi, di raccomandazioni. Sono tutti vergini. Spazi sui giornali (lettere al direttore) solo su quelli nazionali e le cose di casa nostra rimangono nascoste. Su internet pensavo ci fosse più libertà ma i giornali on line sono un po' piatti e omologhi ai quotidiani locali perciò grazie di nuovo dell'ospitalità per potere esprimere un'opinione.
Leggo con interesse l'intervento della insegnante Maria esperta di giornali vedi qui la quale - firmandosi anonimanente M.S. mi definisce sedicente. Bene, in redazione ho lasciato numero fisso, cellulare ed email, lo chiede e potrà anche scrivermi personalmente.
Detto ciò, apprezzo che Maria elogi il driettore anche se dice di non conoscerlo ma non mi trova d'accordo quando dice che personalmente, per leggere Montesano o acquisto i suoi libri o mi procuro (sempre a pagamento) il Mattino. Stesso dicasi per Pascale.. Beh, io come tanti altri, di questi Pascale e Montesano, ne ho le tasche piene. E per leggerli, se mi regalassero i loro libri e mi pagassero pure, non so se ci riuscirei. Hanno fatto di tutto per emergere dalla provincia e da Caserta dopo averla criticata per anni e ora ce li ritroviamo di nuovo ad occupare pagine per articoli deliranti (veda quello di Montesano a pagina 7 della rivista anno 2, numero 2, da lei tanto apprezzata) per i quali la Provincia dovrà corrispondergli anche un gettone tolto a qualche giornalista disoccupato. Ma lei, che è scesa in fretta procurarsi il numero di ottobre su corso Trieste (a proposito, è d'accordo che nessuno mai le sorride quando entra da Croce?) parla e fa riferimento anche del primo numero (che forse aveva dimenticato in qualche scaffale a casa) indicandomi della 'nuova serie'. Beh, ancora peggio, direi...
E a proposito di gettoni: perchè l'addetto stampa della Provincia - senza nulla togliere alla sua professionalità - scrive tutti quegli articoli e perchè anche il direttore, oltre al suo editoriale? Non vengono retribuiti abbastanza come corpo redazionale? Ci sono altre firme prestigiose come quelle due o tre che vedo sulla rivista e tanti giovani giornalisti con tanta buona volontà senza contratto che potrebbero integrare il loro misero compenso...
Non voglio pensare male, ma mica la rivista è rinata per integrare lo stipendio allo staff della comunicazione? E poi, cara Maria, non ha detto nulla sul saluto a due morti nell'editoriale di settembre. Senza essere ipocriti. Quel ricordo al professore Scialla che per 50 anni ha scritto lo stesso articolo cambiando soltanto il nome del politico di turno. Giornalismo da encefalogramma piatto che ha condizionato gran parte dei giornalisti casertani bravi a scrivere intere pagine 'piene di nulla'. Ma la ciliegina sulla torta è la risposta dell'assessore alla Cultura del comune di Caserta nella rubrica 'lettere' (c'è anche Flavio Quarantotto, un'altra firma che va bene per tutte le stagioni) del numero di ottobre della rivista della Provincia. L'assessore risponde allo scrittore Antonio Pascale che scrive a pagina 25. Ma a Fierro non si poteva farlo rispondere nell'edizione di novembre? O aveva la palla di vetro e ha visto con poteri da medium l'intervento di Pascale in anteprima? Misteri del giornalismo casertano: come i salti con il continua da pagina 7 a 9 - da 8 a 10 - e così via. Cordiali saluti. Con novembre si spera nella ventata di novità. Ricorrenze funebri a parte. (Gianni Russo)
(19 ottobre 2006-06)

Da una lettrice i complimenti alla rivista

Vorrei dire qualcosa a proposito della rivista : LA PROVINCIA". I miei complimenti vanno al Presidente on. Sandro ed al direttore Piero Rossanoi, il mio cuore politico in questo caso non batte da nessuna parte. Sono semplicemente una donna che lavora ,una mamma che ha anche studiato e cerca un futuro migliore per i propri figli. Nel sociale cerco di dare voce a quelli che voce non hanno. Allora direte voi? Ecco leggere, io leggo tanto e per fare i conti fino al 27 quando vado dal giornalaio chiedo sempre se c'è qualche rivista gratuita. Il mese scorso ho trovato "La Provincia " un periodico notevole a livello di contenuti. Cultura a Caserta ,perchè in fondo la qualità di vita è segno di cultura.N.1 articolo di Pascale (...) cultura accessibile a tutti(...) punto di vista dell'intellettuale. N.2 lettera dell'ass.alla cultura al comune di Caserta Dott.Fierro:"Pascale ha ragione la cultura deve aprirsi a tutti".Punto di vista del politico. Scusatemi un dibattito del genere aperto su una rivista, da appena due mesi in pubblicazione, è un terremoto in senso positivo per Caserta a livello culturale . Cultura a Caserta non sono gli obelischi e le fontane.Cultura è diffondere tra la gente il senso del rispetto verso le idee e le buone scelte, e non solo e soltanto cercare di fare inutili dissertazioni pseudo filosofiche che lasciano il tempo che trovano. A noi cittadini casertani occorrono fatti e non parole . (Linda Iannone)

Dalla dottoressa Elvira Gerace, riceviamo e pubblichiamo

Leggo con piacere tutti gli articoli da voi pubblicati e quindi ho anche letto le dichiarazioni di persone che hanno il “coraggio” di dire certe cose…….ma sotto anonimato. Ciò mi spinge a pensare che la signora M.S. è una di quelle che quando incontra l’On. Ventre gli si prostra perché essendo un politico….. “non si sa mai che possa tornare utile in qualche circostanza della vita”. Se non fosse così perché avere paura di esternare le proprie idee firmandosi? Non ne vedo motivo. E con questo non voglio innescare una polemica anche perché sarebbe sterile se la signora rispondesse ancora siglando il tutto con tanto di M.S. Cara signora io mi firmo e mi permetto di dirle che non condivido affatto le sue dichiarazioni in merito alle notizie divulgate dell’On. Ventre che lei ritiene inutili. Esse, oltre a denunciare lo stato dei fatti a Caserta, contengono il più delle volte proposte concrete. Inutile, mi scusi la franchezza, mi pare solo il suo prendersi la briga di scrivere a considerazioni fatte da una persona, che non conosco ma che si definisce appassionata di giornalismo, sulla rivista dell’Ente Provincia. Sarebbe stato utile se lei si fosse presa la briga di scrivere per dare un consiglio, un apporto, un contributo qualsiasi per la soluzione dei problemi della città in cui viviamo, amministrata, a quanto pare, da amici suoi. (19 ottobre 2006-06:36)





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