CAMORRA: DA VITTIMA DEL PIZZO A PRESIDENTE DI ASSOCIAZIONE ANTIRACKET
Data: Lunedì, 09 ottobre @ 21:12:39 CEST
Argomento: Cronaca




Il modello Napoli è stato esportato per la prima volta in Campania. E' un'esperienza importante perché, tra l'altro, nasce con il sostegno decisivo di vari soggetti istituzionali, espresso con particolare vigore dall'Arma dei Carabinieri". Così Tano Grasso, presidente nazionale onorario della Federazione Italiana Antiracket, nel suo intervento all'inaugurazione dell'Associazione Antiracket di S. Maria Capua Vetere, svoltasi questa sera nel salone degli Specchi del locale Teatro Garibaldi, alla presenza delle massime autorità locali , ma soprattutto di molti giovani e rappresentanti di associazioni cittadine. "L'efficacia è legata - ha spiegato Grasso - ad una concreta esperienza processuale pendente nel Tribunale di S. Maria Capua Vetere , sulla base di una denuncia di un imprenditore. Presidente del nuovo sodalizio è un commerciante Pietro Russo,del luogo, che ha denunciato i tentativi di estorsione da parte di un'organizzazione che operava a S. Maria Capua Vetere e nelle zone limitrofe imponendo tangenti a nome dei Casalesi. Le denunce dell'operatore commerciale hanno consentito, tra l'altro, di arrestare 10 persone , tutte ritenute legate ai Casalesi. Nel processo, ancora in corso, si é costituito parte civile anche il comune di S.Maria Capua Vetere, rappresentato questa sera alla manifestazione dal sindaco, Enzo Iodice , da alcuni assessori e consiglieri. Il significato dell'iniziativa è stato sottolineato, tra gli altri, da Luigi Cuomo, del coordinamento regionale delle associazioni antiracket e da Raffaele Lauro, commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket. (9 ottobre 2006-21.12)





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