CONFINDUSTRIA, CICALA A CAPRI: 'FINANZIARIA PROVOCHERA' NUOVE TASSE LOCALI'
Data: Sabato, 07 ottobre @ 14:38:05 CEST Argomento: Economia
“Il dibattito emerso dal convegno dei Giovani
imprenditori a Capri ha messo ulteriormente a fuoco quello che era una
prima negativa impressione degli imprenditori: la legge finanziaria
approvata dal governo non aiuta le imprese,non muove nella direzione
dello sviluppo, rischia di innescare una nuova ondata di tasse,
trasferite questa volta a livello di enti locali”. E’ quanto sostiene
il presidente di Confindustria Caserta, presente alla kermesse dei
giovani imprenditori che si è svolta – come è tradizione, ormai - al
Quisisana, insieme ad una folta delegazione di imprenditori casertani
sia giovani che senior. “Il dibattito ha confermato i nostri sospetti.
La legge finanziaria presenta più ombre che luci. Tra le pieghe della
legge, anzi, c’è più di un provvedimento che preoccupa quanti fanno
impresa. Tra le preoccupazioni c’è il rischio concreto che Regione,
Province e Comuni si troveranno costretti dalle misure restrittive dei
trasferimenti del governo ad esasperare in sede locale la pressione
fiscale e, dunque, ad applicare nei prossimi mesi nuove tasse, nuovi
balzelli, che non risparmieranno le imprese. Un rischio aggravato,
probabilmente, dal fatto che gli enti locali non sono in genere esempi
di buona amministrazione”.
Numerosa ed autorevole la delegazione degli
imprenditori casertani a Capri. Con Carlo Cicala anche il presidente
del Comitato della Piccola, Stefania Brancaccio, Vincenzo Monsurrò,
Giorgio Fiore, Giosuè Grimaldi, Gaetano Pizzuti, Giovanni Bo,
Gianfranco Alois, Gustavo Ascione, Luciano Morelli.
Foltissima anche
la delegazione dei giovani imprenditori capeggiata dal presidente
Gianluigi Trattino e composta da Francesco Schettino, Giuseppe
Esposito, Raffaella Polverino, Giovanni Giuliano, Gianpaolo e Tommaso
Bo, Rosanna Cantore, Valentina Crispino e Roberta Pacifico.
“Il tema
proposto dai Giovani imprenditori nell’edizione di quest’anno del
Convegno di Capri è stato quanto mai di attualità”, ha commentato
Gianluigi Traettino. “Altro che al Impresa al centro. In Italia l’
impresa attraversa situazioni di disagio che nel Mezzogiorno diventano
condizioni di emergenza. In un Paese normale l’impresa dovrebbe essere
sostenuta, incoraggiata. Invece, viene ostacolata, vessata, aggredita
dallo stesso Stato, da negativi fattori ambientali, oltre che legata ad
un diffuso e distorto concetto della ricchezza”, ha aggiunto
Traettino. (7 ottobre 2006-14:37)
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