Casertasette - I GENITORI DEL CARRATU' FORNISCONO PETIZIONE A BASSOLINO, DI PIETRO E PREFETTO

Una numerosa delegazione dei genitori del Carratù ha nuovamente incontrato il Governatore Bassolino in presenza del Ministro per le infrastrutture Antonio Di Pietro. Alcuni genitori nell'occasione hanno duramente contestato il Prefetto di Caserta Maria Elena Stasi per non aver tutelato sufficientemente i diritti dei disabili gravissimi, mentre il Presidente Riccio Claudio ha avuto un lunghissimo colloquio con il Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino. Il tutto si è svolto alla cerimonia di apertura al traffico della Variante Caserta-Capua. Presenti oltre al Ministro Di Pietro ed ai vertici regionali dell'Anas, il Prefetto Maria Elena Stasi e numerosi parlamentari tra cui l'onorevole Americo Porfidia. E' il signor Vitale a spiegare: «Oggi abbiamo consegnato la prima parte della Petizione Popolare, con oltre 2400 firme raccolte al Ministro Di Pietro ed al Governatore Bassolino. Ovviamente ad inizio della prossima settimana consegneremo le restanti 600 firme già raccolte, ma non ancora pervenute ai rappresentanti dei genitori del Carratù. Noi genitori con figli disabili gravissimi ancora una volta, pubblicamente, abbiamo chiesto aiuto per i nostri figli disabili gravissimi». Il signor Vitale alla fine avverte: «La situazione dei 31 disabili gravissimi assistiti presso il Carratù è disperata e se l'ASL CE/2 continua a non pagare le spettanze dovute, il Centro Carratù potrebbe chiudere nuovamente la settimana prossima». Prosegue la signora Marisa Andreozzi: «Il lungo colloquio tra il Presidente Claudio Riccio ed il Governatore Bassolino è sembrato a tutti un evento positivo. Il presidente Claudio Riccio avrebbe chiesto l'intervento della Regione Campania sull'operato della Ruggiero ed il Governatore Bassolino avrebbe fornito ampie rassicurazioni in merito. Sia il Governatore Bassolino che il Ministro Di Pietro ricevute le copie della Petizione Popolare hanno mostrato solidarietà e comprensione per una vicenda vergognosa che si trascina ormai da troppo tempo ai danni dei 31 disabili gravissimi di Aversa». (6 ottobre 2006-06:01)