IL FILOSOFO MASSIMO CACCIARI NEL DUOMO DI CASERTA IL 6 OTTOBRE
Data: Lunedì, 02 ottobre @ 14:30:38 CEST
Argomento: Cultura




Con la conferenza in programma venerdì 6 ottobre c.a. alle ore 18,00, nella Cattedrale di Caserta, Massimo Cacciari torna nel Capoluogo di Terra di Lavoro per riprendere l’ampio discorso filosofico, storico e politico, sviluppatosi in questi anni di costante partecipazione alle attività culturali promosse dalla Biblioteca del Seminario Vescovile di Caserta. Con quest’iniziativa, dunque, si apre il ciclo di conferenze preordinate per l’anno 2006-2007, il cui filo è da ravvisare nell’approfondimento della tematica intorno al linguaggio del Novecento. Accanto a Cacciari, altri esponenti del panorama culturale italiano, come Emanuele Severino, Pietro Barcellona e altri, saranno ospiti dell’iniziativa che ormai si presenta come punto di riferimento per le attività culturali dell’intero territorio regionale. L’iniziativa “Il linguaggio del Novecento”, che mira a puntare lo sguardo sulle radici culturali dell’Europa, intende approfondire le tematiche inerenti i percorsi teoretici che hanno caratterizzato tutto l’arco del novecento. Termini come politica, tolleranza, tecnica, religione, umanesimo e altri si sono connotati di sfumature che hanno dato corso a eventi fondanti il pensiero e l’assetto stesso della società contemporanea. La concreta realizzazione di tale iniziativa si compone di una serie di conferenze pubbliche che, già come nelle precedenti edizioni, è inaugurata appunto dalla presenza del filosofo veneziano Massimo Cacciari con una relazione dal titolo “la maschera della tolleranza”. La lettura di testi, argomentati dal filosofo, sarà affidata all’attore casertano Pierluigi Tortora. Lo spessore filosofico, letterario e politico degli ospiti apre la possibilità ad una realtà campana di promuovere un’iniziativa che la colloca su un piano di interesse nazionale, dimostrando l’attuale volontà dell’ente proponente di alimentare un dibattito sul territorio della Regione Campania che abbia una rilevanza oltre l’ambito strettamente locale e presenti un’apertura dell’ampiezza di pubblico di riferimento. L’alta scientificità delle iniziative testimonia l’esigenza dal basso di fame di cultura e insieme l’auspicio di diventare una sorta di Festival della cultura, partendo da un territorio del meridione nel cuore del Mediterraneo. (2 ottoebre 2006-14:30)





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