Casertasette - CASERTA, CENTRO SANT'ANTONIO. VENTRE: 'SALVAGUARDARE OPERA DI DON MARIO'

Caserta - (di Riccardo Ventre, Eurodeputato, Consigliere Comunale a Caserta) - Sant’ Antonio, con il relativo complesso, ha assunto dal dopoguerra ad oggi un grande valore simbolico per la città e la provincia. La struttura tutta ha rappresentato la casa per molti orfani. Casa da intendersi non solo delle mura ma anche la casa degli affetti, dell’educazione al vivere civile, dell’istruzione. Ha avuto un grande padrone di casa, il mai sufficientemente compianto Don Mario, ispiratore, propulsore, accanito difensore della sorte di questi poveri ragazzi. Ecco perché con la sua scomparsa è sorto il problema dell’eredità spirituale di quanto lasciato da Don Mario. Pur senza voler entrare benché minimamente nelle vicende patrimoniali della sua eredità immobiliare è proprio il mantenimento e la difesa dell’eredità che ho chiamato spirituale che bisogna salvaguardare. Del resto sono sicuro che Don Claudio con la sua esperienza e la sua autorevolezza sia un degno successore di Don Mario. Questa convinzione è di tutti i casertani che hanno gremito la chiesa in occasione del suo insediamento. Egli saprà sicuramente continuare la meritoria opera del suo predecessore ma in tale azione egli non dovrà essere lasciato solo. Infatti il complesso di S. Antonio rappresenta, al pari di altre istituzioni della città, un patrimonio ormai storico per ciò che ha rappresentato e che ci auguriamo continuerà a rappresentare. Proprio per tale motivo la gestione del complesso ha un costo sociale che deve essere accollato anche dagli Enti Pubblici con impegni finanziari precisi che diano stabilità e tranquillità. Solo così riusciremo a salvaguardare il lavoro di decenni di Don Mario e la volontà di quanti ormai non ci sono più ma che hanno lasciato beni a favore degli orfani e quindi per opere umanitarie. (26 settembre 2006-19:42)