Una breve notizia su un passaggio di una giornalista da una testata all'altra, cosa normale, ha scatenato una serie di reazioni. Un lettore ci consegna una riflessione. Un altro pure.
La cosa più difficile per i giornalisti è parlare di se stessi. Figuriamoci quando qualcuno parla di loro. Ogni giorno, sui quotidiani nazionali, ci sono giornalisti che citano nome e cognome del collega e della testata 'criticando' (in maniera costruttiva o anche con ironia) il pezzo del collega e del igornale concorrente. Sulle riviste specializzate, è cosa normale leggere di passaggi da una redazione all'altra. A Caserta, non è possibile. Nessuno - nel campo dell'informazione - può parlare di un altro. Ma solo fare pettegolezzi nelle redazioni. Lì si che si parla. Se riuscite a 'filtrare' e ad 'epurare' qualcosa che può eventualmente innervosire (cosa che, ripeto, non accade in altre parti d'Italia) continuate così. Anche in maniera elegante è possibile avere notizie. Così sono tutti più felici e contenti. (Lettera Firmata) (22 settembre 2006-21:00)
Un'altra lettera
Sono un assiduo lettore di Casertasette, ma sono molto rammaricato per l'articolo sui giornalisti pubblicato oggi.
E' una notizia di parte, è evidente! Scritta, a mio avviso, da chi è scosso da sentimenti contrastanti nei confronti di L.F.. Perchè è chiaro che si parli di lei. Mi spiace maggiormente che chi gestisce questo sito è sempre attento a selezionare le notizie inviate tramite comunicati stampa e poi pubblica tali articoli che di giornalistico hanno ben poco. Non conosco di persona L.F., ma se si è comportata come si è comportata avrà avuto le sue ragioni, che, cattive o buone siano state, nessuno su questo sito, nonostante le costanti frecciatine lanciatele, ha avuto il buon senso di conoscere interpellando la diretta interessata. Eppure so che chi dirige casertasette può vantare di lavorare per uno dei quotidiani più seri di Caserta ... ma a quanto pare non si può fare di una bandiera uno stile di vita...
Ora pubblicate anche questo....
(Lorenzo Di Monaco)
Risposta della Redazione
:Non abbiamo riferimenti telefonici della persona citata ma un suo intervento sarà il benevenuto. Se ritiene.
Un altra lettera ancora...ma non si legge!
Scrive ancora il lettore Lorenzo, ma non riusciamo a vedere il testo. Appena possibile, lo inseriremo.
Lettere, opinioni e commenti. Scrive Comma 22
...stare ore ed ore davanti al pc.
Ti stressi, non fai veramente il giornalista, ma la gente crede di sì.
Poi in tanti diventano professionisti, sperando in una "botta di c..." che
non arriva mai (perchè - fatevelo raccontare da chi a Roma ci è andato, sono
tanti - non pensate che al M. o al CdS o a Rai.... - l'ambiente e lo
stipendio siano diversi dall'openspace di periferia).
Me lo immagino che uno si stressa, si capisce da tutti i casini che certe
volte succedono (esemplari a proposito le lettere di rimostranza di
C.Pascarella, e ancor
più il testo delle sue denunce davanti a carabinieri che immagino
enormemente sco.........).
F.L. vuole andare "di là". Che male c'è? Intanto Al CdC c'è "maretta
grande".Che male c'è? "Cresci santo".
Difficile scrivere su chi scrive? Più facile fare ironia, gossip, al limite
della diffamazione.
Chi attacca SDF per la nuova rivista del suo Ente, nel prossimo numero
firmerà un articolo anche lui. Che male c'è? "Cresci santo".
E quell'altro che ha avuto tanti regali dall'allora presidente di...?
Alla moglie hanno dato un incarico. Che male c'è? "Cresci santo".
E quei tre? Lo smilzo, la grossa e la pacioccona: presto saranno su
importanti schermi web da
quell'altra parte. Che male c'è? "Cresci santo".
Dagospia? Il Barbiere della Sera? Ah, no! Qui non si può fare!
Ti fanno arrivare dei "segnali": ti "facciamo male", non ci riprovare.
E quello che scrive al blog più frequentato d'Italia? Che male c'è? "Cresci
santo".
Buona notte. Questa non passerà mai. Nonostante Eduardo.
(Comma 22)
(22 settembre 2006-21:07)